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Cronaca Uditore-Passo di Rigano / Via Ferdinando di Giorgi

Gettò la figlia nel cassonetto, la Cassazione annulla la custodia in carcere

Secondo i giudici romani la misura applicata sulla base della richiesta del tribunale del Riesame non sarebbe quella adeguata. A convincere il gip a prendere quella decisione il timore che Valentina Pilato potesse reiterare il reato

Stop alla custodia in carcere per la donna che gettò nel cassonetto la propria figlia. La corte di Cassazione ha annullato con rinvio la decisione del tribunale del Riesame di Palermo, che aveva confermato la misura cautelare per Valentina Pilato. Secondo i giudici romani il carcere, chiesto e ottenuto dalla Procura a distanza di cinque mesi dal fatto accaduto in via Di Giorgi, nel quaritere Uditore, non sarebbe la misura adeguata. Il caso è stato trasferito a un’altra sezione del tribunale del Riesame, che dovrà decidere sulla richiesta avanzata dall’avvocato difensore Enrico Tignini.

Sino alla prossima mossa, comunque, Valentina Pilato dovrà restare in carcere. Il gip era stato spinto a disporre la custodia cautelare per il rischio di reiterazione del reato. La 33enne, infatti, è mamma di altri figli e per i quali è stata dichiarata decaduta la potestà genitoriale. Per la madre che gettò la neonata nel cassonetto, nell’evoluzione giudiziaria della vicenda, l’imputazione è stata modificata da infanticidio a omicidio aggravato. La donna, spiegò il giudice nell’ordinanza per la custodia cautelare, avrebbe posto in essere una serie di comportamenti lucidi con il fine di sbarazzarsi della piccola.

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