rotate-mobile
Cronaca Chiusa Sclafani

Chiusa Sclafani, Musumeci incontra l’ultimo organaro: "Una tradizione da tutelare"

Il governatore ha fatto le congratulazioni a Giuliano Colletti, maestro, figlio d’arte e superstite di una categoria ormai in estinzione, e ha assicurato: "Abbiamo bisogno di tutelare e tramandare ai giovani questa straordinaria competenza"

E' fra gli ultimi organari che operano in Sicilia. Così Musumeci ha deciso di andarlo a trovare. E' successo nella chiesa di San Nicola, a Chiusa Sclafani. Lui è Giuliano Colletti, maestro, figlio d’arte e superstite di una categoria ormai in estinzione. Ha ricevuto le congratulazioni da parte di Musumeci, che ha assicurato: "Abbiamo bisogno di tutelare e tramandare ai giovani questa straordinaria competenza, anche per mettere al sicuro i tanti organi che nelle nostre chiese attendono di essere riparati e restituiti alla loro funzione. La Regione farà la sua parte". Tecnicamente l'organaro è l'artigiano specializzato nella produzione e manutenzione di organi completi e di molte parti utilizzate nella loro costruzione.

Nel corso della sua visita a Chiusa Sclafani, il governatore è stato accompagnato dal sindaco del centro palermitano Francesco Di Giorgio, dal parroco Bernardo Giglio e dal comandante la stazione dei carabinieri Ludovico Fiore.

Nel Santuario della Madonna delle lacrime, Musumeci ha visitato la cripta e si è soffermato ad ammirare l'immagine sacra del volto di Cristo, una delle pochissime copie dell'effige custodita nella Basilica di San Pietro a Roma. Altra tappa nella Chiesa di Santa Maria Assunta, dove il presidente della Regione ha assunto l’impegno di finanziare il restauro dell’artistico organo, risalente ai primi del Novecento e da tempo in disuso.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Chiusa Sclafani, Musumeci incontra l’ultimo organaro: "Una tradizione da tutelare"

PalermoToday è in caricamento