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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Libertà / Via Sampolo

Via Sampolo e la sfida della vivibilità, ecco green house: "Un atto di amore per la città"

L'opera, realizzata dall’artista Tommaso Chiappa, è un murale corredato da una serie di piante che abbellisce uno spazio prima trascurato. A presentarla all'amministrazione comunale presidio di cittadinanza Sampolo: un gruppo di residenti che si è costituito con l'obiettivo di rendere più bello il quartiere

Si chiama green house ed è un murale che rappresenta le persone che vivono via Sampolo e zone limitrofe. L'opera, realizzata dall’artista Tommaso Chiappa, corredata da una serie di piante, è stata presentata ieri pomeriggio dal presidio di cittadinanza Sampolo: un gruppo di cittadini che si è costituito con l'obiettivo di rendere più vivibile il quartiere.

Alla presenza sione del murale erano presenti, in rappresentanza dell'amministrazione, gli assessori Paolo Petralia Camassa e Sergio Marino. "Questa è un'opera di bellezza e di cittadinanza attiva, che si oppone ad una minoranza di persone che non rispetta la città e i suoi spazi. Il presidio Sampolo ha realizzato un vero atto di amore per la vivibilità dei residenti e di tutta la città di Palermo". 

Per l'assessore Marino, si tratta “un progetto, quello del presidio Sampolo, che merita riconoscimento e forte apprezzamento. Vedere un’area che si trasforma da terra di nessuno, non curata, a opera di bellezza è uno splendido risultato che è stato portato orgogliosamente a termine da cittadini palermitani, e che va preso come modello per la vivibilità della nostra città".

“Il lavoro che stiamo portando avanti con i presìdi di cittadinanza del circolo Libertà del Pd - spiega il consigliere comunale Milena Gentile (Pd) - va ben oltre la riqualificazione di uno spazio degradato e del contrasto all’abbandono indiscriminato dei rifiuti, purtroppo da tempo una piaga diffusa in città. La sinergia che si è creata tra militanti, residenti e commercianti e la disponibilità del pittore Tommaso Chiappa sono un esempio da replicare in altri quartieri. Questo modello di gestione condivisa degli spazi, la cura e il senso di appartenenza e responsabilità che ne derivano, sono fondamentali per un cambio di paradigma, oggi più che mai necessario. Ecco perché è indispensabile che il Consiglio approvi al più presto il Regolamento per la rigenerazione dei beni comuni, che consentirebbe di fare della partecipazione e della cura condivisa una prassi diffusa per riqualificare intere parti di città".

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