Strisce incancellabili in via Libertà: annullata multa a ciclista
Un avvocato era stato sanzionato (41 euro) per avere percorso con la bici il marciapiede, ma il giudice di pace ha stracciato la multa perché sull'asfalto ci sono ancora le tracce della vecchia pista ciclabile, non più in vigore da tempo
E adesso chiamatela la "pista ciclabile della discordia". Un avvocato è stato multato in via Libertà per avere percorso con la bici il marciapiede, ma il giudice di pace ha annullato la multa perché sull'asfalto ci sono ancora le tracce della pista ciclabile, non più in vigore da tempo. Se la sanzione di 41 euro è stata così annullata, restano però incancellabili le strisce bianche disegnate parallelamente sui marciapiedi di via Libertà, tra la Statua e via Notarbartolo. La decisione di eliminarle era stata presa dal commissario straordinario Guglielmo Serio nel 2001, dopo la scadenza del mandato Orlando (che aveva voluto la pista ciclabile). In realtà sono state cancellate sulla "carta" ma sono sempre rimaste visibili per terra, più forti delle intemperie e del trascorrere del tempo. Creando così parecchi equivoci. Adesso il giudice conferma che sì, i ciclisti possono pedalare in via Libertà.
"Su mia proposta, il Consiglio dell'Ottava circoscrizione - dichiara Marcello Longo, vicepresidente della circoscrizione - lo scorso anno aveva approvato una mozione con cui si chiedeva di cancellare quei residui di "pista ciclabile" che creano equivoci e, contestualmente, si chiedeva di provvedere a creare l'alternativa per una vera ciclabilità". La richiesta era stata sollecitata dai residenti “la cui incolumità è stata più volte messa a repentaglio – spiega Longo – i ciclisti, in presenza di segnaletica orizzontale relativa a corsie non più vigenti hanno continuato a sfrecciare sui marciapiedi di via Libertà nella convinzione che la corsia fosse destinata alle bici”.
