rotate-mobile
Cronaca

Movida, "niente musica dalle 23 e zonizzazione": ecco le proposte dei commercianti

Casartigiani, Cidec, Cna, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti, Lagacoop e Libera Impresa Palermo, che hanno costituito il "Tavolo dell'economia" accettano il divieto all’amplificazione e propongono orari più rigidi rispetto a quelli previsti dal Comune ma tornano a chiedere la suddivisione in zone della città

Prosegue il confronto tra amministrazione comunale e commercianti sulla cosiddetta movida. Le regole da seguire per garantire una "pacifica convivenza" tra residenti, gestori di locali e cittadini che vogliono passare la sera fuori casa sono da mesi al centro del dibattito, non sempre pacifico. Dal primo provvedimento emesso dal Comune a oggi è stato un susseguirsi di scontri, multe, levate di scudi delle varie "fazioni". Adesso le organizzazioni di categoria, che lo scorso luglio hanno costituito il "Tavolo dell'economia" scendono in campo proponendo un regolamento vero e proprio. 

Casartigiani, Cidec, CNA, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti, Lagacoop e Libera Impresa Palermo, di fatto, accettano il divieto all’amplificazione e propongono orari più rigidi rispetto a quelli previsti dal Comune. "L’attività musicale svolta all’esterno dei pubblici esercizi, dei circoli privati/Associazioni Culturali, degli esercizi commerciali e delle attività artigianali - scrivono - è consentita nelle giornate da domenica a giovedì fino alle ore 23,00. Nelle giornate di venerdì, sabato e prefestivi tale attività è consentita fino alle 24,00". Le deroghe sono previste per il 14 febbraio, da giovedì grasso a martedì grasso, 31 ottobre, 14 luglio, 15 agosto e  31 dicembre.

Allo stesso tempo chiedono con forza il piano di zonizzazione e l’applicazione della normativa nazionale. "Il futuro regolamento per la città di Palermo - dicono - non può prescindere dalle norme nazionali di riferimento che impongono, tra l’altro, inderogabilmente, la suddivisione in zone della città poiché, oltre a essere formalmente necessaria, costituisce presupposto imprescindibile per l’introduzione di regole sostanzialmente giuste e, soprattutto, stabili che consentano ex ante di risolvere i possibili conflitti tra residenti e imprenditori. Per questo evidenziamo la necessità di dotarsi del piano di zonizzazione senza il quale ogni eventuale regolamento potrebbe essere esposto a giustizia amministrativa".

"Sono state escluse - spiegano - le attività di pubblico spettacolo nonché le attività turistico balneari nei confronti delle quali, in assenza di zonizzazione di cui all’art. 6 della L. 447/95, si rinvia alle disposizioni contenute nella vigente normativa nazionale di settore. Le nostre proposte mirano all’approvazione di un regolamento che disciplini il comportamento e le responsabilità degli imprenditori, senza che questi assolvano ai ruoli propri della pubblica amministrazione come il controllo del territorio, sia in termini di vigilanza che di decoro e igiene, appositamente normati dalle normative vigenti. Sebbene questo regolamento adotti criteri di legittima tutela degli interessi imprenditoriali, sono state inserite modiche o integrazioni a maggiore garanzia delle funzioni residenziali cittadine, per esempio anticipando l'orario di stop alla musica all'esterno".


 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Movida, "niente musica dalle 23 e zonizzazione": ecco le proposte dei commercianti

PalermoToday è in caricamento