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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Movida far west? Orlando "ignora" il Tar e prolunga il pugno di ferro

Firmata la nuova ordinanza che allunga fino al 31 ottobre i provvedimenti che "limitano" la musica nei pub. Il primo cittadino "aggira" così la decisione del tribunale regionale che aveva riscontrato un "abuso di potere del sindaco" in materia

Nemmeno venti giorni fa il Tar aveva stabilito che Orlando non potesse più scrivere ordinanze sulla movida. Ma adesso il "libro" musica e intrattenimento serale, si arricchisce di un nuovo capitolo. Sì, perché in attesa del "famigerato" regolamento (quello appena creato è ancora nel cassetto) Orlando torna a bussare sulle porte della movida. E lo fa col pugno di ferro, firmando una nuova ordinanza fino al 31 ottobre. In barba allo stop del Tar che - in assenza di un nuovo regolamento - aveva prospettato l'ipotesi di perdere potenziali ricorsi

A regolare la musica nei pub, e il rapporto tra i gestori dei locali e i cittadini, avrebbe dovuto essere il Consiglio comunale, unico vero arbitro della questione. Ma il regolamento appena redatto è finito in stand-by. Le speranze erano di partire già la settimana scorsa, dopo l'approvazione del regolamento sulla pubblicità. Sogno svanito in fretta. Aula lumaca? "E' un ritardo - sostiene Orlando - che rischia di determinare un inaccettabile arretramento nel contrasto a tutte quelle forme di illegalità che le forze di polizia continuano a registrare in vaste zone della città e che richiedono l’adozione di un efficace strumento”.

Si va avanti così. Sanzioni dure per chi supera i decibel consentiti, con multe e sigilli. Obiettivo numero uno: tutelare la vivibilità (e il sonno) dei residenti. La nuova ordinanza del sindaco - fa sapere Palazzo delle Aquile - è stata adottata anche a seguito di diverse riunioni del comitato provinciale ordine e sicurezza pubblica nel corso delle riunioni celebrate in Prefettura nel mese di settembre e avrà efficacia sino al 31 ottobre 2015, salvo che il Consiglio comunale non provveda nel frattempo ad approvare il Regolamento e fermi restando poi comunque i poteri extra ordinem del sindaco, che  ribadisce di avere “ferma intensione a ricorrervi qualora fosse necessario attivarli per il perseguimento dell’interesse pubblico".

Amaro il commento di Giovanni Randisi, titolare del pub "I Bottai", che proprio contro l'ordinanza aveva fatto ricorso al Tar. "Apprendo della decisione del sindaco di emanare la nuova ordinanza - afferma Randisi - e, pur riconoscendo le gravi responsabilità del Consiglio comunale, mi sembra l'ennessima decisione autoritaria del Sindaco. Che, in barba al buonsenso, ha deciso di andare addirittura contro le direttive di un tribunale".

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