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Cronaca

E' morto il palermitano Vittorugo Contino, fotoreporter di guerra in Algeria e in Vietnam

Si è spento nella sua casa di Roma all'età di 95 anni. Nella sua lunga carriera è stato fotografo di scena in molti film importanti della stagione del Neorealismo e ritrattista di fiducia del poeta Ezra Pound

Vittorio Ugo Contino, grande fotoreporter di guerra in Algeria e in Vietnam, fotografo di scena in molti film importanti della stagione del Neorealismo e ritrattista di fiducia del poeta Ezra Pound, è morto il 6 giugno nella sua casa di Roma all'età di 95 anni. L'annuncio della scomparsa è stato dato oggi dalla famiglia all'AdnKronos. Vittorugo Contino, come spesso amava firmarsi ed era conosciuto, era nato a Palermo il 7 agosto 1925. Dopo gli studi di ingegneria all'Università di Palermo, nel 1950-52 è allievo della sezione ottica-operatori di ripresa al Centro Sperimen­tale di Cinematografia di Roma e in contemporanea inizia a lavorare nelle produzioni neorealiste di Cinecittà. Nel 1953-54 effettua riprese in qualità di capo operatore in una serie di documentari per produzioni italiane e straniere.

Lavora come cameraman nei film "Elena di Troia" di Robert Wise e di "Ben Hur" di William Wyler. Nel 1959 è chiamato da Moris Ergas della Zebra Film come fotografo di scena per "Il generale Della Rovere" di Roberto Rossellini e nel settembre dello stesso anno è in Tunisia e Algeria per un reportage cine­matografico e giornalistico della guerra del fronte di liberazione algerino. Contino fu poi il fotografo di scena del film "La battaglia di Algeri" (1966) di Gillo Pontecorvo. Tra il 1960 e il 1965 Contino è fotografo di scena per importanti film: tra gli altri "Era notte a Roma" di Roberto Rossellini, "Kapò" di Gillo Pontecorvo, "L'eclisse" di Michelangelo Antonioni, "Le mani sulla città" e "Il momento della verità" di Francesco Rosi, "Il vangelo secondo Matteo" di Pier Paolo Pasolini. Dal novembre 1965 al gennaio 1966 è direttore della fotografia di "Vietnam, guerra senza fronte", una produzione De Laurentiis diretta da Alessandro Perrone, da cui poi realizzerà anche reportage per giornali e libri.

Nel 1967 Contino inizia le riprese, cinematografiche e fotografiche, con il poeta statunitense Ezra Pound e viene messo in cantiere il primo libro "Spots e Dots. Ezra Pound in Italy" (a cui farà seguito "Pound. Flash back"). Il lavoro con Pound - nei luoghi della sua prigionia in Italia e in usa e dei Cantos" - si protrarrà fino alla morte del poeta avvenuta nel 1972. Ha raccontato questa collaborazione nel libro "Ezra Pound fotografato da Vittorugo Contino" (Franco Sciardelli, 1996). Nei primi anni '70 impianta Contino apre uno studio fotografico e inizia nello stesso periodo a realizzare le copertine del settimanale "L'Espresso", un lavoro che proseguirà fino ai primi anni '80. Lo studio si specializzerà poi nella progettazione e realizzazione di immagini per le esigenze industriali. Contino è stato anche docente di ottica prima, e tecnica di fotografia poi, presso l'Accademia di Belle Arti di Roma, dopo un'attività di 'Visitor Professor' nei college e nelle università america­ne della costa del Pacifico. Vittorugo Contino è autore del libro autobiografico "I tempo di ieri. Vita e pensieri di fotografo" (Il Ponte Vecchio, 2005).

fonte Adnkonos

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