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Cronaca

Addio all'Elon Musk palermitano: è morto lo scienziato Giovanni Lanzara pioniere della Silicon Valley

Ingegnere, professore universitario, imprenditore: i suoi progetti rivoluzionari, declinati fin dagli anni Sessanta in chiave ecosostenibile. I funerali sabato nella chiesa delle Ancelle del Sacro Cuore di Gesù, in via Marchese Ugo

L'Italia perde Giovanni Lanzara, scienziato palermitano, pioniere di successo della Silicon Valley e dello sviluppo dei sistemi di trasporto a levitazione, in particolare dello Uaq4, tecnologia made in Italy protetta da brevetti, tra le più innovative in campo ferroviario, esposta al G8 de L’Aquila, ed a disposizione dei Governi, per un treno a levitazione magnetica ad impatto zero, che utilizzando superconduttori ad alta temperatura critica e supermagneti, non produce né vibrazioni né rumori ed elimina la resistenza al moto raggiungendo la velocità di 600 chilometri l'ora e risparmiando 7 mila tonnellate di carburante ogni anno.

Professore ordinario alla facoltà di Ingegneria dell'università de L'Aquila (dove ha svolto ininterrottamente la sua carriera successivamente ad un periodo all'università di Cagliari in qualità di ordinario dal 1976 al 1979 ed in quella di Ancona), Lanzara, scomparso domenica scorsa (ma la notizia è trapelata solo oggi), è stato ingegnere, ideatore di prodotto ed imprenditore visionario in numerosi progetti rivoluzionari, in anticipo rispetto ai tempi e fin dagli anni ’60 declinati nell'ottica di uno sviluppo tecnologico eco e socio sostenibile.

Il link con gli Stati Uniti d'America ha contraddistinto la sua carriera accademica ed imprenditoriale dagli esordi fino agli anni d'oro della Silicon Valley. Dopo il lancio di Imatron, start up per scanner ad uso medico, acquisita poi da General electric medical per 210 milioni di dollari, Lanzara trasla al mondo del controllo bagagli la medesima tecnologia e fonda a Palo Alto, in California, Invision Technologies, società leader mondiale nel settore delle macchine tomografiche per la sicurezza negli aeroporti.

Invision, quotata al Nasdaq ed al primo posto nella lista delle "100 aziende in più rapida crescita" di Fortune per due anni consecutivi, fu poi acquisita da General Electric per 900 milioni di dollari. A riconoscere la qualità dell'unica macchina al mondo certificata dalla Federal Aviation ed in grado di individuare esplosivi in materiale plastico, inventata dal palermitano allora emigrato negli Usa, fu dopo l'11 settembre tra gli altri anche il Time Magazine, che dedicò la sua copertina all'avveniristico tomografo, incoronato "macchina dell'anno".

In anticipo di 50 anni rispetto alle aspirazioni di Elon Musk sul fronte alta velocità, negli anni '60 Lanzara, laureato all'università di Palermo, dopo un periodo trascorso negli Usa idea nel capoluogo siciliano i primi sistemi di trasporto a levitazione con cuscini d'aria e costruisce un primo veicolo, lo Iap2 (Istituto aeronautico di Palermo, modello 2), collaudato con successo alle spalle dell'Istituto di Aeronautica e trasporti di Palermo in una pista di alcune decine di metri. Arriva poi lo Iap3, capace di raggiungere i 400 chilometri l'ora sperimentato nella base di Trapani-Milo su una pista di 500 metri, con il coadiuvo di una squadra di operai specializzati dei cantieri navali, vincolati da segreto militare.

L'impresa fu resa possibile per l'intervento di politici illuminati come l'allora deputato Piersanti Mattarella ed il presidente della Regione siciliana Angelo Bonfiglio, che promossero lo stanziamento nel progetto di un cospicuo finanziamento. I fondi tuttavia furono improvvisamente interrotti. Lanzara non molla ed ottiene un brevetto negli Usa sulla levitazione magnetica con lastre in superconduzione. Poi torna alla carica mettendo a punto all'università de L'Aquila con un suo allievo, Gino D'Ovidio, oggi professore ordinario di Trasporti nello stesso ateneo, lo Uaq4 (stante per Università L’Aquila, modello4).

"La tecnologia italiana dell'Uaq4 è protetta da tre brevetti, due dei quali depositati in Italia e uno negli Usa, che oltre a certificarne la paternità 'made in Italy', proteggono 40 anni di studi in materia soprattutto in vista dell'interesse di Governi e industria privata, il cui intervento è necessario per procedere alla produzione industriale di questo gioiello all'avanguardia", si legge in un articolo del Sole 24 Ore pubblicato il 12 dicembre 2012 in occasione della inaugurazione della tratta ferroviaria Pechino-Canton. E ancora: "E' un progetto italiano che, con ogni probabilità, contribuirà alla crescita e allo sviluppo di altri Paesi perché in Italia rischiamo di non vederlo. Mai".

Lanzara lascia da implementare all'Italia una immensa eredità di progetti. Dalla start up Solergy, che ha sviluppato una tecnologia funzionale anche all'uso dei dissalatori per la produzione di energia elettrica con sistemi fotovoltaici a concentrazione, in grado di trasformare l'energia solare in elettrica e termica; al modello per la Città per Poli, dove l'accademico ha sviluppato un criterio innovativo di pianificazione di nuovi aggregati urbani, coniugando attraverso lo studio degli spazi la qualità della vita e l'efficienza dei trasporti.

A Metransmis, un rivoluzionario sistema di trasporto globale di merci in container pensato per restituire centralità al Mar Mediterraneo. Un progetto quest'ultimo che per la forte valenza oltre che scientifica anche socioeconomica potrebbe contribuire allo sviluppo delle coste settentrionali dell'Africa, risolvere il fenomeno migratorio ed essere propulsore di lancio di un vero Piano Mattei per l'Africa.

I funerali di Giovanni Lanzara avranno luogo a Palermo sabato alle 11.30 nella chiesa delle Ancelle del Sacro Cuore di Gesù, in via Marchese Ugo 6. Una messa in suffragio sarà inoltre celebrata a Roma, sabato 20 maggio alle 11.30 nella parrocchia Santi Pietro e Paolo, Olgiata, in via Conti 189.

Fonte: Adnkronos

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