I suoi sorrisi, l'amore per la città e quella Primavera indimenticabile: addio Totò Palermo
In un'affollatissima chiesa di Santa Chiara i funerali di Salvo Scibetta, il venditore con la passione per la politica. Il sindaco Orlando: "Esempio di tensione morale e sensibilità civica, una terribile perdita umana". Bertolino: "Mi aveva adottato, era un fraterno amico"
Di mestiere faceva il venditore, ma la sua passione era la politica. Salvo Scibetta - Totò Palermo, come si faceva chiamare su Facebook - se n'è andato all'improvviso. In punta di piedi, con il garbo che lo contraddistingueva e quel suo inconfondibile sorriso. A dargli l'ultimo saluto, oggi in un'affollatissima chiesa di Santa Chiara (a due passi dalla casa in cui era nato), tanta gente e soprattutto tanti amici.
Quelli con cui ha condiviso l'amore per la città e l'indimenticabile stagione della Primavera. Una pagina storica della politica cittadina, che Salvo ha vissuto da attivista e fondatore della Rete di Leoluca Orlando. Sindaco al quale si è legato anche negli anni recenti della "vita" amministrativa della città. Orlando lo ha ricordato così: "Ho perso un grande e vecchio amico. Salvo Scibetta - ha scritto il primo cittadino su Facebook - è stato un esempio di tensione morale e sensibilità civica che ha accompagnato con discrezione tanti momenti importanti della rinascita di Palermo. Una terribile perdita umana per chi lo ha conosciuto".
Piange anche Francesco Bertolino, diventato suo "fraterno amico". "Decise di adottarmi durante le scorse comunali e non mi lasciò più" scrive sempre sui social il consigliere comunale. "Negli ultimi tre anni - aggiunge - entrato nella mia vita, come amico fraterno. Ogni giorno almeno due le chiamate se non riuscivamo a vederci. Era un personaggio unico". Tanti gli aneddoti, qualcuno lo svela lo stesso Bertolino: "Ricordo quando mancava l'acqua e c'era una forte polemica tra Comune e Regione. Salvo si presentò a Palazzo d'Orleans con l'accappatoio. Un fotografo lo riprese e quello scatto fece il giro del mondo. Ricordo quando, durante una trasmissione in radio, intervenne mentre c'era Silvio Berlusconi ospite e gli disse quello che pensava di lui".
E ora che Totò Palermo è volato via in cielo pare di rivederlo con uno dei suoi inconfondibili cappelli. Sorridente e innamorato. Come lo descrive la nipote Alice: "Te ne vai con la primavera, quella che, come mi dicevi sempre 'a noi nati a maggio piace tanto'. Ti immagino mentre cammini, questo paradiso in terra ha le sembianze di corso Vittorio. Tu sei vestito di bianco e hai uno di quei cappelli che solo tu, con tanto garbo e classe, sai portare. Ti volti per un ultimo sorriso...".