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Cronaca

E' morto Pietro Giammanco, procuratore di Palermo nella stagione dei veleni

Aveva 87 anni. I contrasti con Falcone e Borsellino. Dopo la strage di via D'Amelio, il 19 luglio 1992, otto sostituti procuratori si rivoltarono contro di lui

E' morto ieri a 87 anni Pietro Giammanco, magistrato e in passato procuratore capo nel tribunale di Palermo. Nato a Bagheria nel 1931, 49 anni fa era diventato sostituto procuratore a Palermo, con il procuratore Pietro Scaglione. Poi fu nominato procuratore aggiunto negli anni '80, con procuratore capo Salvatore Curti Giardina. Nel giugno 1990 diventò procuratore capo della Repubblica del Tribunale di Palermo, preferito all'altro "aggiunto" Giovanni Falcone. Ma con Falcone andò subito in rottura, così come con Paolo Borsellino per la decisione di affidargli anche indagini non legate a inchieste di mafia.

Dopo la strage di via D'Amelio, il 19 luglio 1992, otto sostituti procuratori si rivoltarono contro di lui addebitandogli la responsabilità di avere progressivamente isolato Giovanni Falcone, inducendolo ad andare via dalla Procura di Palermo. Quella clamorosa presa di posizione innescò un conflitto interno alla Procura di Palermo che costrinse il Csm a intervenire, inducendo Giammanco a chiedere il trasferimento.

Al suo posto venne nominato Giancarlo Caselli che si insediò proprio nel giorno in cui venne catturato Totò Riina. Era il 15 gennaio del 1993. Giammanco venne trasferito in una sezione penale della Cassazione, e andò in pensione nel 2000.



 

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