E' morto Antonino Cusumano, originario di Cinisi: fu magistrato ai tempi delle Brigate Rosse
Volto molto noto nelle aule del Tribunale di Milano, il giudice si è spento quasi centenario in Brianza che - una volta lasciata la Sicilia - è diventata la sua seconda casa
E' stato uno dei più noti magistrati durante i grandi processi milanesi negli anni delle Brigate rosse. Ma era originario di Cinisi. Antonino Cusamano, classe 1927, è morto quasi centenario nella sua casa di Monza.
Il suo lavoro lo aveva portato ben presto in quella Brianza che è diventata la sua seconda casa. Un volto molto noto nelle aule del Tribunale di Milano, soprattutto durante gli anni del terrorismo, durante il processo Ramelli (ma non solo). A Milano aveva ricoperto il ruolo di presidente della Seconda Corte di Assise del Tribunale. Poi è passato alla guida della Procura della Repubblica di Monza, dove ha concluso la sua carriera. Cusumano, aveva 95 anni ed era ormai in pensione.
A ricordarlo il maresciallo in congedo Gaetano Galbiati, carabiniere brianzolo. "Presidente Antononino Cusumano io ho avuto l'onore e il privilegio di essere stato l'addetto alla sua scorta negli anni di piombo. Lei lascia un'impronta indelebile nel mio cuore. Il patrimonio dei suoi insegnamenti di lealtà, onestà e rettitudine sono ogni giorno presenti nella mia mente - riporta MonzaToday.it -. Tutti coloro che lo hanno conosciuto ne ricordano l'amore incondizionato per il suo lavoro da magistrato - ricorda Galbiati - per la giustizia, il senso delle radici, il coraggio di vivere con coerenza le proprie convinzioni. Per me è stato stupendo stare al suo fianco. E' stato come un padre. Quando lo riaccompagnavo a casa dopo una giornata in Tribunale a Milano non mi lasciava andare via. Mi sentivo parte della sua famiglia. Mi voleva sempre a cena, insieme alla moglie e ai figli. Sono stati quattro anni di scorta duri, difficili, pericolosi. Ma anche anni indimenticabil vissuti al fianco di un grande uomo".