rotate-mobile
Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Si è spento Etrio Fidora, le sue inchieste svelarono il potere della mafia

Il giornalista, triestino di nascita ma palermitano d'adozione, aveva da poco compiuto 85 anni. Al quotidiano L'Ora subì quasi 100 querele per diffamazione, che finirono tutte con l’assoluzione. Fidora ha insegnato anche Scienze della Comunicazione

Si è spento all’alba di oggi nella sua casa di Trieste il giornalista Etrio Fidora. Aveva da poco compiuto 85 anni. Triestino di nascita ma palermitano d'adozion, era stato vicesegretario nazionale della Fnsi e presidente dell’Associazione siciliana della stampa. Lascia la moglie Ornella Di Blasi, anche lei giornalista, così come il figlio Dario.

Fidora ha lavorato per gran parte della sua carriera a Palermo. Al quotidiano L’Ora è stato cronista parlamentare, capocronista, caporedattore, condirettore e direttore editoriale. Ma ha collaborato a lungo anche per la Rai. Le sue inchieste hanno contribuito a dimostrare il vero potere della mafia negli anni 60-90. Nella sua lotta contro la mafia subì quasi 100 querele per diffamazione, che finirono tutte con l’assoluzione. Fidora e i suoi colleghi subirono intimidazioni e attentati: ben tre cronisti vennero uccisi, e la redazione de L’Ora venne fatta saltare con il tritolo. La bomba a L’Ora ricordò a tutta Italia che il terrorismo mafioso era più che mai forte ed attivo.

Fidora (1)-2Come direttore del giornale Fidora negli anni Settanta fu condannato in primo grado a un anno di carcere senza condizionale e alla sospensione per un anno dall'Ordine dei giornalisti. La sentenza fu poi annullata in Cassazione. Il caso suscitò una mobilitazione del mondo giornalistico con interventi di Indro Montanelli, Enzo Biagi, Guido Gonella. Etrio Fidora ha insegnato nella facoltà di Scienze della comunicazione alle Università di Palermo e di Trieste. Fino agli ultimi anni ha collaborato con numerose riviste. Una lunga malattia lo ha prostrato, ma Fidora ha sempre voluto restare vicino al mondo giornalistico e del sindacato. Con centinaia di pubblicazioni ed interventi.

IL RICORDO DELL'ASSOSTAMPA - "Un giornalista di 'antica razza'", cosi' l'Associazione siciliana della stampa, che ricorda Etrio Fidora, storica firma del giornalismo siciliano e protagonista del sindacato, e si associa al dolore del figlio Dario, collega e attuale Consigliere regionale, e dei familiari. "Un grande interprete - sottolinea il segretario regionale Alberto Cicero - degli anni d'oro del giornalismo d'inchiesta, e in particolare del quotidiano l'Ora, nel quale Fidora aveva scalato tutti i gradini da corrispondente, a cronista e redattore politico-parlamentare, capocronista, vice direttore e poi direttore dal 1976 al 1978. Una figura carismatica, sempre in prima linea nelle numerose battaglie e inchieste che il giornale l'Ora condusse in quegli anni per svelare l'avanzata di Cosa Nostra e i suoi legami con il mondo degli affari e della politica. Inchieste che gli procurarono il poco invidiabile record di 86 querele per diffamazione, tutte conclusesi con l'assoluzione, a conferma di un modo di fare giornalismo 'all'antica' fondato sulla ricerca,l'approfondimento e la verifica delle notizie".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Si è spento Etrio Fidora, le sue inchieste svelarono il potere della mafia

PalermoToday è in caricamento