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Cronaca

Lutto nel mondo dell’ippica, morto il driver Biagio Lo Verde

Si è spento all'età di 55 anni uno degli sportivi che nel suo settore ha fatto la storia dell'ippica. Tanti i messaggi di cordoglio arrivati sui social: "Un uomo serio, un grande professionista"

Se n’è andato uno degli "ultimi signori dell’ippica", come lo definiscono i suoi tantissimi fan. E’ morto all’età di 55 anni Biagio Lo Verde, driver che ha rappresentato la storia palermitana di questo sport, facendo emozionare e gioire i suoi seguaci a bordo del suo sulky. In tanti, attraverso i social, hanno voluto dedicargli qualche parola, ricordando alcuni dei momenti trascorsi insieme. Anche dalla pagina ufficiale dell’Ippodromo La Favorita mandano un ultimo saluto a Biagio: “Una notizia terribile ha scosso il mondo dell'ippica nazionale. In questo doloroso momento siamo vicini ai familiari porgendo le nostre più sentite condoglianze. Riposa in pace grande uomo".

Con i cavalli della sua scuderia, che gestiva con il figlio Gaspare, Davide Di Stefano e Francesco Croce, ha girato decine di ippodromi in tutta Italia, da Modena a Siracusa. Per mantenere alto il suo rendimento e allenarsi con maggiore costanza, Lo Verde allestì un centro ad Ardea, vicino Roma. «Fu una decisione sofferta - si legge nella sua fan page - e rischiosa, per gli impegni economici ed il gravame lavorativo che comportava, e non nego di avere anche in qualche momento pensato che fosse stato un azzardo. Per fortuna, grazie al grande lavoro di tutti, i risultati sono arrivati e indietro ormai non si torna. Una trentina di cavalli ad Ardea, un'altra trentina a Terrasini, vicino Palermo, con la possibilità di spaziare in varie piazze”.

biagio lo verde-2In tanti hanno affidato ai social un ultimo saluto al driver (nella foto a destra) considerato un "colosso dell’ippica mondiale", come lo definisce Marco Busalacchi. "Quando l'ho conosciuto - scrive Giuseppe Dechiari - avevamo entrambi 16 anni. Io ero uno studente che saltava le lezioni per andare all' ippodromo e lui già lavorava come artiere da Vincenzo Di Meo.  I traguardi che ha saputo raggiungere sono incredibili, non è retorica parlare di lui come di un uomo che si è fatto da se”.

E ancora: "Gran lavoratore, allenatore e driver, che con impegno - dice Ony Valenti - e dedizione ha saputo portare la nostra ippica sempre ai massimi livelli". "A una persona che ha realizzato cavalli - spiega invece Alessio Barone - portando i colori della Sicilia, sopratutto Palermo, in tutta Italia e oltre. Ti ricorderò sempre. Il giro con Papagayo, le vittorie di Obeika, la prima volta in trasferta con Tinak Mo". Messaggi di cordoglio arrivano anche al di fuori dell’isola: "L’ippodromo di Cesena ti ricorderà sempre. Vigilerà da lassù tutto il mondo dell'ippica a cui ha voluto un gran bene. Un uomo serio, un grande professionista", scrive Urbano Santandrea.


 

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