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Cronaca

Una vita spesa tra magistratura e politica, muore a 86 anni ex sindaco Aldo Rizzo

Diventa giudice all'inizio degli anni '70 ma alla fine del decennio entra alla Camera dei depuati con il gruppo della sinistra indipendente. Durante la "primavera di Palermo" viene scelto come vicesindaco da Leoluca Orlando, mentre nel '92 viene eletto primo cittadino, il primo dopo 45 di Democrazia cristiana

Ha trascorso la sua vita tra la magistratura e la politica, rivestendo anche il ruolo di vicesindaco durante la “primavera di Palermo” e quello di sindaco della città, per circa un anno, a ridosso delle stragi di Capaci e via D’Amelio. Si è spento la scorsa notte Aldo Rizzo, 86 anni, che recentemente era stato membro del Consiglio superiore della magistratura nonché presidente della terza sezione penale della Cassazione, a Roma. "Nonostante i tanti impegni - racconta a PalermoToday il figlio Manfredi - è stato sempre un padre presente con me e i miei figli".

Agli inizi degli anni ’70 Rizzo diventa giudice istruttore e dopo alcune stagioni si lancia nel mondo della politica. Viene eletto deputato alla Camera e aderisce al gruppo della sinistra indipendente. "Durante la cosiddetta ‘primavera’ - aggiunge il figlio - è stato vicesindaco di Luca Orlando, nella sua squadra c'erano anche personaggi come Letizia Battaglia ed Emilio Arcuri. Gli anni successivi sono stati segnati dalle stragi di mafia in cui hanno perso la vita, fra gli altri, i suoi amici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. All’epoca il consiglio comunale si dimise in segno di protesta".

Nell’agosto del 1992 viene eletto come sindaco ma il suo mandato durerà circa un anno. "E’ stato il primo a occupare quella poltrona dopo quasi un cinquantennio di Democrazia cristiana. Dopo l’esperienza politica è tornato in magistratura diventando componenti del Csm e presidente della terza sezione penale della Cassazione. Pur avendo una vita molto piena è stato sempre presente". I funerali di Rizzo saranno celebrati domani, alle 10, alla chiesa San Michele di via Sciuti, dov’è previsto un limite massimo di cento persone.

"La sua attività politica, culminata con l'elezione a sindaco nel 1992 - ricorda il sindaco Leoluca Orlando - era maturata già nella seconda metà degli anni Ottanta quando accettò con coraggio di ricoprire l'incarico di vice sindaco nelle Giunte esacolore da me guidate e considerate anomale perché in aperta rottura con il soffocante sistema di potere politico-affaristico-mafioso che governava la città. Rizzo, protagonista della Primavera palermitana, ha contribuito attivamente al grande cambiamento culturale di Palermo. Indimenticabile, inoltre, il suo impegno in magistratura in processi molto importanti, ad esempio quello per l'omicidio del procuratore Pietro Scaglione, che hanno segnato la storia del nostro Paese". 

Articolo aggiornato il 10 novembre 2021 alle ore 12.15 // Inserita dichiarazione Orlando

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