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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

La morte di Gianni Di Marzio, l'Ussi: "Nel 2014 gli donammo una targa"

Un riconoscimento alla carriera consegnato nel corso dei Premi dell'Anno del gruppo siciliano dell'Unione stampa sportiva italiana che si unisce al ricordo che ne ha tratteggiato l’Ordine dei giornalisti Sicilia: "Si vantava di essere un giornalista"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PalermoToday

Il gruppo regionale dell'Ussi Sicilia esprime cordoglio per la morte di Gianni Di Marzio e si unisce al ricordo che ne ha tratteggiato l’Ordine dei giornalisti Sicilia. Ecco la nota: "L’Ordine dei giornalisti Sicilia esprime cordoglio per la scomparsa di Gianni Di Marzio, uomo di sport, allenatore per oltre vent'anni, opinionista e anche collega. Di Marzio, infatti, era iscritto all'Ordine dei giornalisti Sicilia. Per lui la tessera di giornalista era un vanto, oltre che uno strumento che gli ha consentito per anni di assistere a gare all'estero alla ricerca di talenti da segnalare. Di Marzio è particolarmente legato alla Sicilia, che ha unito metaforicamente mettendo d'accordo tifosi di opposte latitudini. Ha allenato il Catania, con cui nel 1983 ha conquistato una storica promozione in Serie A, e poi il Palermo nel campionato 1991-92 culminato con una retrocessione dei rosanero in Serie C che tuttavia non ha scalfito l’affetto dei tifosi nei suoi confronti".

Oltre che tecnico della prima squadra del Palermo, Di Marzio era stato anche consulente, ma soprattutto amico, dell’ex patron dei rosanero Maurizio Zamparini che lo volle accanto a lui nel 2016 per provare a raggiungere la salvezza in Serie A. L'obiettivo fu centrato all'ultima giornata dopo una rimonta che resta ancora nel ricordo dei tifosi rosanero. Gianni di Marzio fu fra gli iscritti del gruppo siciliano dell’Ussi negli anni Ottanta su proposta di Luigi Prestinenza e nell'edizione del 2014 dei Premi dell'Anno dell'Ussi gli fu consegnata una targa per tributargli il giusto riconoscimento alla carriera. “Allenatore di calcio prima e dirigente poi – fu la motivazione – ha avuto il merito e la bravura di avere scoperto Diego Armando Maradona e di avere consigliato alla Juventus (quando erano ancora giovanissimi, ndr) Cristiano Ronaldo e Lionel Messi. In Sicilia ha conquistato la promozione in Serie A con il Catania e allenato il Palermo”.
 

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