rotate-mobile
Cronaca

Soffocata dopo la prova su TikTok, consumatori: "Questi giochi vanno eliminati dal web"

Dopo la tragedia che ha coinvolto la piccola Antonella Sicomero, interviene l'associazione Consumerismo No profit: "Serve un giro di vite sui social che influenzano i piccoli, anche perché il 93 per cento dei genitori non sa che i figli partecipano a queste sfide"

“Negli ultimi anni si sono registrati in Italia numerosi episodi di suicidi o tentati suicidi connessi a giochi diffusi online, specie attraverso i social network, dove si spingono i soggetti più deboli e influenzabili a rischiare la vita attraverso prove estreme e sfide pericolose. Non a caso l’età media degli incidenti mortali di questo tipo è di 13 anni, e la maggioranza dei genitori (il 93%) non è a conoscenza del fatto che il proprio figlio stia praticando giochi online”. A spiegarlo è Luigi Gabriele, presidente dell'associazione Consumersimo No Profit, specializzata in tecnologia. Un allarme quello legato a giochi e sfide pericolosi diffusi on line, tornato oggi tristemente attuale dopo l'incidente che ha coinvolto la piccola Antonella Sicomero dopo una challenge su TikTok.

“Black out game”, “pass out game”, “scarf game”, “space monkey”, “blue whale”, sono alcuni dei giochi che, prima all’estero e poi in Italia, hanno fatto breccia tra i più giovani spingendoli a rischiare la vita, spesso filmandosi. Dietro potrebbero esserci soggetti senza scrupoli che sfruttano gli algoritmi dei social network per trovare le proprie vittime.

"I genitori in tale contesto - afferma l'associazione dei consumatori - hanno un'enorme responsabilità, perché consentire ai bambini di utilizzare il web e i social in un'età non consona contribuisce a plasmare la mente e la personalità dei minori, portandoli a compiere gesti estremiPer questo, oltre ad una corretta informazione, serve un giro di vite affinché si ponga un limite all’illegalità sui social network".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Soffocata dopo la prova su TikTok, consumatori: "Questi giochi vanno eliminati dal web"

PalermoToday è in caricamento