Addio a Maria Rosa Pilliu: con la sorella Savina disse "no" alle speculazioni edilizie della mafia
La donna sarda trapiantata a Palermo è morta a Riace, dove si era recata per qualche giorno di vacanza. Con la sorella è stata protagonista di una storia di resistenza civile e di ribellione alla mafia, culminata però in una beffa da parte dello Stato
E' morta ieri Maria Rosa Pilliu, 71 anni, in seguito a un arresto cardiaco. Si trovava a Riace, dove si era recata per qualche giorno di vacanza insieme ad una comitiva di amici e naturalmente alla inseparabile sorella, compagna di battaglie. Una storia di resistenza civile quella delle sue sorelle sarde trapiantate a Palermo, capaci di dire "no" un potente costruttore mafioso che voleva abbattere anche le loro casette di piazza Leoni per tirare su un palazzone abusivo.
Ua storia però culminata in una beffa, raccontata da Marco Lillo e Pif nel libro "Io posso". Un libro che voleva riparare a un torto e cioè a quella cartella esattoriale di 22 mila e 840 euro notificata dall’Agenzia delle entrate, relativa alle tasse sul risarcimento riconosciuto dopo la battaglia trentennale contro un costruttore condannato per concorso esterno in associazione mafiosa. Il risarcimento non è mai stato pagato alle sorelle Pilliu dall’imprenditore, perché lo Stato gli ha sequestrato tutti i beni. Lo stesso Stato - che non le ha riconosciute vittime di mafia con una decisione del ministero dell’Interno - pretende dalle sorelle le tasse del 3% sul risarcimento mai incassato.
Lillo e Pif grazie alle vendite del libro "Io posso", edito dalla Feltrinelli, che raccontava la storia delle due sorelle, hanno vinto una prima battaglia coprendo il costo della cartella, ma l’obiettivo più ambizioso, che potrebbe davvero cambiare il finale di questa storia, è ricostruire le due casette di piazza Leoni danneggiate dal costruttore mentre edificava il suo palazzo abusivo che si erge sul vialone che porta alla stadio.
"Ci ha lasciato Maria Rosa Pilliu, animo nobile e battagliero", ha scritto la casa editrice Feltrinelli per rendere omaggio alla donna coraggiosa che con la sorella Savina "ha guardato in faccia la mafia e ha risposto di no". “Ci stringiamo nel dolore della sorella Savina”, 66enne, aggiunge Feltrinelli, la casa editrice che a maggio ha pubblicato “Io posso”, poi in edicola con Il Fatto quotidiano e Paper First.
"Forte, tenace e battagliera fino all'ultimo. Con coraggio - dichiara il sindaco Leoluca Orlando - Maria Rosa ha detto di 'no' alla prevaricazione mafiosa e si è battuta contro le schizofrenie di uno Stato che non l'ha mai riconosciuta vittima di mafia. Maria Rosa Pilliu ha incarnato i valori più belli e puri della lotta alla mafia contribuendo al cambiamento culturale della città. In questo momento di dolore sono vicino alla sorella Savina".