Una vita dedicata ai diritti degli animali: addio alla volontaria Lia Palazzolo
Ha lottato per anni contro la malattia, ma la situazione si sarebbe aggravata nelle ultime settimane. Casa sua era un porto sicuro per tanti animali, anche per i pappagallini che sfuggivano a bracconaggio e vendite illegali. "Si prodigava per tutti, per chiunque ne avesse bisogno"
Maestra di danza, amica degli animali e animo nobile. E' morta dopo una lunga malattia Lia Palazzolo, volontaria palermitana di 64 anni. Ex ballerina, una vita spesa per cani e gatti bisognosi di una famiglia e di tanto affetto, aveva scelto di abitare in montagna - a Belmonte Mezzagno - per accudire quanti più amici a quattro zampe potesse.
Con lei va via un pilastro del volontariato palermitano, una maestra di danza e di vita per moltissimi che oggi piangono la sua morte. Non si è mai scoraggiata Lia. "Non ha mai concesso alla malattia di renderla meno libera e meno indipendente" commenta adesso chi le voleva bene. "Cercava di aiutare nelle adozioni, teneva i cani in stallo e - racconta una collega a PalermoToday - aveva salvato migliaia di cani dalla strada. Si prodigava per tutti, per chiunque ne avesse bisogno. Era in prima linea per i diritti degli animali, sempre pronta con la sua tranquillità e la sua dolcezza. Una persona che rimpiange tutto il mondo del volontariato. A casa sua tanti cani e soprattutto tanti pappagallini che aveva salvato da bracconaggio e vendite illegali".
Dal mondo del volontariato a quello della danza oggi sono in tanti a ricordarla. "In tanti anni di sofferenza - scrive Alessandra - ci avevi abituati a tutto, soprattutto alla tua forza e al fatto che riuscivi a superare qualsiasi cosa e questo epilogo improvviso non se lo aspettava proprio nessuno. Mancherà tantissimo anche a me vedere i tuoi radiosi sorrisi, i tuoi buongiorno in compagnia dei tuoi animali che tanto amavi e ai quali non hai mai rinunciato nonostante la grave malattia, grande esempio di amore e fedeltà. Con te se ne va una grande persona, una di quelle che fa male sapere che non c’è più. La tua forza, il tuo lottare nonostante tutto e il tuo sorridere sempre, sono cose che porterò per sempre nel mio cuore".
A farle da eco una sua ex allieva. "Tu innamorata delle mie gambe e dei miei piedi, io - ricorda Maria Grazia - della tua persona e del tuo cuore sincero. Così passai dalla pre dance alle tue lezioni alla sbarra con ragazze di circa 10 anni più grandi di me. A fine lezione mia mamma, dandoti del lei, ti chiese un parere e la tua risposta che mai dimenticherò fu: tua figlia può rimanere attaccata a me quanto vuole. Lì capimmo chi era Lia e ci affiddammo totalmente".