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Le reazioni sui social e sui giornali

Dal Mundo al Guardian, dai politici ai musicisti: l'omaggio globale a Letizia Battaglia

Decine di post sui social e titoli sui quotidiani internazionali per la morte della fotogiornalista. Pietro Grasso: "Ha catturato le anime di Palermo". Conte: "E' il racconto autentico dell'Italia senza voce"

Fu testimone coraggiosa delle orribili stragi di mafia. La prima donna palermitana a prendere una macchina fotografica in mano per raccontare una città difficile come Palermo, soprattutto negli anni di piombo. Ecco perché a ricordare Letizia Battaglia, morta a 87 anni e icona del fotogiornalismo, oggi non è solo il mondo della politica, dell'arte e della cultura, ma un intero Paese che mai dimenticherà quella donna, col caschetto tinto di mille colori e la sigaretta in mano, che sapeva essere dissacrante e irriverente in ogni circostanza. Ed anche i principali quotidiani internazionali dedicano articoli alla fotografa palermitana.

La strage Mattarella e gli occhi di un giovane Pietro Grasso

Il primo ricordo è quello di Pietro Grasso che, proprio mentre Piersanti Mattarella veniva assassinato nel giorno dell'Epifania, da magistrato di turno, si precipitò in via Libertà. Letizia Battaglia arrivò subito dopo il killer che crivellò il corpo dell'allora presidente della Regione, fratello del Presidente della Repubblica Sergio, anche lui sul luogo della strage. Letizia Battaglia fotografò una pagina di storia siciliana, immortalando un giovanissimo Sergio Mattarella che tira fuori da un'auto il corpo martoriato del fratello sotto gli occhi impietriti di un giovane Pietro Grasso.

E' proprio Grasso a ricordarla commosso. "Letizia Battaglia ha catturato coi suoi scatti le anime di Palermo. Quelle delle donne e delle bambine che ha ritratto per tutta la vita, e quella nera della mafia, arrivando spesso suoi luoghi dei delitti prima ancora delle forze dell'ordine. Ha impresso con le sue foto il dolore delle vittime, l'arroganza dei boss, il sangue sulle strade, i protagonisti del contrasto a Cosa nostra. Le sue foto rimarranno sempre testimonianza di ciò che siamo stati e come inviato a sognare - e realizzare - un'altra Palermo, un'altra Sicilia. Pochi anni fa mi ha fatto un dono prezioso: un ritratto scattato da lei per un mio libro. L'ho ringraziata allora, e la ringrazio ancora oggi". 

Da Giuseppe Conte e Enrico Letta, l'Italia intera piange per Letizia Battaglia 

Ha sempre scattato foto per impegno civile e fino all'ultimo ha portato avanti la sua tenace testimonianza. Come riconosce anche Giuseppe Conte, ex presidente della Camera e attuale presidente del Movimento 5 Stelle. "Letizia Battaglia è il racconto vivo, autentico, dell'Italia senza voce. Perdiamo una grande donna che ha saputo unire arte e impegno civile". Claudio Fava afferma invece che "con Letizia Battaglia se ne va una poetessa. L'unica che ha saputo raccontare senza inutili rime la Palermo di speranza e disperata". Enrico Letta la saluta con un semplice "Addio" e una frase che disse la fotoreporter durante un'intervista: "Facevo ciò che potevo per scuotere le coscienze". 

Boldrini, Azzolina, Fedeli: il ricordo delle donne della politica 

I suoi occhi hanno visto di tutto. E a ricordarla sono anche le donne della politica italiana, ex ministre, senatrici e deputate. "Una fotografa straordinaria. I suoi scatti hanno raccontato le stragi, il dolore e la bellezza di Palermo diventando testimonianza storica. Una personalità unica, sempre dalla parte delle donne, anche nelle sue opere. Ci mancherà" ricorda Laura Boldrini. Un gigante della fotografia per cui "non è possibile racchiudere in poche righe la grandezza - scrive Valeria Fedeli -. La fotografia, certo, ma anche l'esperienza politica, Palermo, le stragi di mafia, ma anche le donne e i loro sguardi. Una vita tra impegno civile e bellezza, come direbbe lei. Mancherà". Anche Lucia Azzolina le rende omaggio con un tweet: "Un abbraccio a Letizia Battaglia, donna carismatica, fotografa e narratrice instacabile. Donna siciliana che ha anche raccontato con grande profondità la sua Palermo. Ci hai lasciato un grande vuoto".  

Filippo La Mantia, l'ex fotoreporter oggi cuoco che le deve tanto 

"Ciao Letizia" e un cuore spezzato twitta La Rappresentante di Lista, per Dimartino invece "Battaglia" racchiude già tutto il senso della perdita. Un lungo e commosso messaggio arriva invece da Filippo La Mantia, cuoco e amico di Letizia con un passato da fotoreporter proprio a Palermo. "Ciao amica, madre, maestra, confidente. Mi hai 'cresciuto' culturalmente e mentalmente. Mi hai insegnato tanto e ci siamo scambiati esperienze indimenticabili e vissuti momenti incredibili. Grazie per tutto quello che hai fatto per me nel momento più difficile della mia vita. Ci siamo scontrati e amati. E avrei tantissime cose da raccontare. Ma le terrò per sempre dentro di me, come questa immagine che riflette gioia, complicità e amicizia. Grazie per sempre". 

Dal Guardian a El Mundo, anche i giornali internazionali danno la notizia della morte 

Letizia Battaglia ha portato Palermo e la lotta alla mafia nel mondo. Perché sue fotografie hanno saputo cogliere la complessità di una terra e le infinite complessità di chi la abita. Ecco perché anche tanti giornali internazionali hanno dato la notizia della morte di un mito del fotogiornalismo. Come The Guardian: "Letizia Battaglia, fotogiornalista che ha documentato i crimini di mafia, è morta a 87 anni". O come El Mundo: "Muore Letizia Battaglia, l'italiana che fotografò la mafia". E poi ancora giornali francesi, inglesi, russi, americani, turchi, portoghesi hanno ricordato la fotografa che fece conoscere i suoi scatti iconici pure all'estero. 

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