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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

E' morta la giornalista palermitana Delia Vaccarello, voce storica della comunità Lgbt

Aveva 58 anni ed era malata da tempo. Nella sua carriera ha vinto per due volte il Journalist Award indetto dalla Commissione europea e collegato alla campagna For Diversity Against Discrimination

E' morta, a seguito di una lunga malattia, la giornalista palermitana Delia Vaccarello. Scrittrice e attivista Lgbt, si è spenta a 58 anni nella sua casa.

Laureata in filosofia con indirizzo antropologico a La Sapienza di Roma, nel 1990 ha cominciato a collaborare con L'Unità, dove ha curato la pagina Lgbt "Uno, due, tre… liberi tutti". Ha svolto seminari nelle scuole di giornalismo di Bologna e Urbino. Nel 2008, per il suo articolo Vivere da gay morire da etero, ha ricevuto per la seconda volta - la prima nel 2004 con l'articolo I militari gay sfidano l'esercito dei pregiudizi - il Journalist Award indetto dalla Commissione europea e collegato alla campagna For Diversity Against Discrimination. Ha scritto diversi libri tra cui 'Gli svergognati: vite di gay, lesbiche, trans… storie di tutti" (La Tartaruga edizioni), "L'amore secondo noi: ragazzi e ragazze alla ricerca dell'identità" (Mondadori), "Quando si ama si deve partire" (Mondadori). Il suo ultimo lavoro risale al 2010 "Evviva la neve" (Mondadori). A partire dal 2003 ha curato sempre per la Mondadori la collana di antologie "Principesse Azzurre: racconti d'amore e di vita di donne tra donne", nella quale compare anche come autrice.

"Oggi è un giorno tristissimo, in cui tutto il movimento lgbti e più in generale tutte le persone che hanno a cuore la battaglia per i diritti civili perdono una compagna importante e carissima" dice Gabriele Piazzoni, segretario generale di Arcigay. "Delia - prosegue Piazzoni - è stata una pioniera, una delle prime donne nel nostro Paese a vivere la propria visibilità lesbica nello spazio pubblico, nella piena e orgogliosa coincidenza del personale e del politico. Voglio ricordare che proprio grazie alla sua battaglia dalle pagine de L'Unità, il giornale per cui ha a lungo lavorato, la Casagit, cioè la Cassa Autonoma di Assistenza Integrativa dei Giornalisti, è stato uno dei primissimi enti italiani a riconoscere, quasi quindici anni fa, le relazioni omosessuali, estendendo le proprie coperture ai partner dello stesso sesso. Ma non solo: Delia con i suoi libri e la sua preziosa rubrica su l'Unità - Uno, due, tre... liberi tutti - ha rappresentato già dagli anni Novanta dello scorso secolo un riferimento raro e luminoso per tutte le persone lgbti e ha contribuito con il suo lavoro colto, tenace e accurato a trasformare la cultura dominante del nostro Paese. Oggi perdiamo una protagonista della nostra rivoluzione gentile, un'amica generosa e caparbia, un pezzo della nostra favolosa storia. Ai suoi familiari e a tutte le persone che hanno attraversato il suo cammino e che le hanno voluto bene, trasmetto l'affetto e la vicinanza di tutta Arcigay".

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