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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Mondello, scoppia la guerra delle cabine: braccio di ferro Comune-Italo Belga

Niente "capanne" dopo 105 anni? La società che gestisce i lidi sulla spiaggia è pronta a chiedere un risarcimento per il danno subito dopo le dichiarazioni rilasciate da Orlando sull'applicazione alle clausole di salvaguardia previste dal Pudm

Il rischio è che a Mondello la stagione balneare sia finita ancor prima di iniziare. A poco più di un mese dalla fase "preliminare" dell'estate (le cabine di solito vengono montate a metà maggio) all'orizzonte si profila una nuova guerra delle cabine. La situazione resta parecchio ingarbugliata. In primo piano c'è il braccio di ferro tra il Comune e la società Italo Belga. La società che da anni gestisce tre lidi sulla spiaggia infatti è pronta a chiedere un risarcimento per il danno economico e d'immagine subito dopo le dichiarazioni rilasciate ieri dal sindaco Leoluca Orlando in commissione Ambiente e Territorio all'Ars sull'applicazione alle clausole di salvaguardia previste dal piano di utilizzazione del demanio marittimo (Pdum) con il conseguente stop alle mega concessioni. Quindi cabine ed ombrelloni col contagocce per dare tantissimo spazio alla libera fruizione del litorale.

Dichiarazioni che la Italo Belga ha definito "improvvide". Lo scoglio è sempre lo stesso e si chiama Pudm. Insomma il rischio è che dopo 105 anni potrebbero sparire (o quasi) le cabine da Mondello nella stagione estiva. "Siamo stanchi di essere presi di mira dal Comune", ha detto l'ad della Modello Italo Belga Gianni Castellucci, in conferenza stampa in un hotel a Mondello.  Delusione che però non fa rima con rassegnazione. La società Italo Belga annuncia battaglia. "Sono stupito, meravigliato, scocciato e stanco. La pazienza ha un limite - dice Castellucci -. Ma abbiamo deciso di scrivere una lettera al Comune perché ci sembra di rivivere un film già visto". Il 9 aprile partirà la campagna abbonamenti: "Abbiamo una concessione che scade nel 2020 e vogliamo che venga rispettata".

E in serata il Consiglio Comunale ha approvato il Pudm all'unanimità. Il piano prevede che le concessioni siano divise in lotti da 3 mila metri quadri, intervallati da cento metri di spiaggia libera, e che la porzione di spiaggia fruibile in cui poter installare le coperture o le cabine non sia superiore al 10 per cento di questi 3 mila metri quadri. "Il rilascio delle concessioni - spiega il Comune - è, per legge, di competenza della Regione, titolare del demanio. Il "come" dell'uso del demanio è, per legge, di competenza comunale. L'Amministrazione comunale ha previsto ampi tratti di litorale da dare o lasciare in concessione, per determinazioni regionali, ad aziende private che dovranno, però, attenersi al Piano di uso già deliberato e alle relative misure di salvaguardia. Tale posizione è stata dal sindaco ribadita, nel corso dell'audizione, lo scorso 2 aprile, presso la 4 Commissione dell'Ars, alla quale il Governo regionale, pur formalmente convocato, non si è presentato, né con l'Assessore competente, né con i dirigenti".

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