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Giovedì, 28 Settembre 2023
Cronaca Partanna-Mondello

Allagamenti a Mondello, rimpallo Comune-Regione sulla gestione del Ferro di Cavallo: al palo la bonifica

L'Amap, in un'audizione all'Ars, ha chiesto che "si chiariscano competenze e responsabilità". Di Martino: "Noi comunque per spirito di servizio sempre disponibili in caso di allerta". L’assessore Prestigiacomo: “La Regione individui una soluzione”. Caronia (Lega): "Nessuna data certa per i lavori al canale"

Rimpallo di competenza tra Comune-Regione sulla gestione del Ferro di Cavallo, con l'Amap che si smarca e l'incertezza sui lavori di bonifica per evitare gli allagamenti a Mondello e nella vicina borgata di Partanna.  

"L'Amap non è proprietaria e non ha alcun incarico formale alla gestione del canale cosiddetto Ferro di Cavallo, a Mondello, ma nonostante questo, per spirito di servizio nei confronti della comunità e dei cittadini ha garantito la movimentazione delle paratie dello sbocco nord (quello vicino la piazza in prossimità della capitaneria di porto, ndr), nei casi di allerta meteo arancione o rossa".

Lo ha chiarito oggi, intervenendo ai lavori della quarta commissione dell'Ars, l'amministratore unico della società, Alessandro Di Martino. Il responsabile della partecipata ha infatti fatto presente che non esiste alcun documento, successivo all'entrata in vigore del codice dell'Ambiente che all'articolo 133 assegna le competenze sule acque meteoriche alle Regioni, che assegni al Comune o all'Amap la gestione del canale ed ancor meno la sua manutenzione ordinaria o straordinaria.

"Quando siamo intervenuti per la rimozione di detriti e massi - ha aggiunto Di Martino, ricordando l'intervento effettuato a novembre dello scorso anno - lo abbiamo fatto con i nostri mezzi, ma su un preciso incarico del Commissario Regionale contro il dissesto idrogeologico, che ha garantito il finanziamento nell'ambito dell'appalto complessivo per la bonifica del canale, di cui è soggetto attuatore. Ferma restando la nostra massima disponibilità a garantire un servizio utile ai cittadini, non possiamo però accettare che questa venga confusa o peggio spacciata per responsabilità diretta dell'Amap. Per questo ci auguriamo che dalla riunione di oggi, e al netto di alcuni tentativi di stravolgerne il senso istituzionale a fini partitici, venga fuori un momento di chiarimento fra Comune, Regione, Commissario e Protezione Civile che chiarisca in modo univoco e definitivo compiti, responsabilità e risorse perché il Ferro di cavallo possa tornare ad essere efficiente ed efficace nel combattere gli allagamenti di Partanna-Mondello".

Nel corso dell'incontro è stato anche affrontato il tema degli scarichi fognari della zona, chiarendo che questi non hanno alcuna relazione con i fenomeni di allagamento che infatti si manifestano solo in presenza di abbondanti piogge ed hanno quindi unicamente origine meteorica. "In ogni caso e sempre nello spirito di collaborazione e servizio che contraddistingue il nostro lavoro - ha concluso Di Martino - anche per quanto riguarda il settore fognario e della depurazinoe, per il quale abbiamo competenze esclusive dal 2018, abbiamo mostrato massima disponibilità tanto al Comune quanto al Commissario unico nazionale che sta curando importanti interventi anche in quell'area, gravata di criticità dovute non alle reti fognarie in gestione Amap ma a carenze strutturali del sistema di smaltimento delle acque meteoriche".

"Dalle parti della Regione e del Comune regna la più assoluta confusione su tutto, persino su chi sia il proprietario del canale, per non parlare delle responsabilità relative alla sua gestione e manutenzione, nonché sui tempi di realizzazione dei lavori di bonifica". Lo ha denunciato la deputata leghista Marianna Caronia, dopo la riunione di oggi all'Ars che avrebbe dovuto affrontare i temi legati al canale di raccolta e scarico a mare delle acque piovane della borgata marinara, il cui intasamento è fra le cause degli allagamenti che colpiscono l'area.

"Nonostante la Sicilia abbia da dieci anni un Commissario per l'emergenza idrogeologica - ricorda la deputata regionale - oggi ci siamo sentiti dire che non c'è nemmeno una data certa per l'avvio dei lavori di bonifica del canale, ci siamo sentiti dire che lo stesso commissario non sa di chi sia il canale, né tantomeno chi debba curarne la gestione ordinaria. Insomma una situazione di caos totale che conferma ancora una volta l'incapacità del Comune e della Regione di dialogare per risolvere i problemi, mentre i cittadini affondano, letteralmente".

Resta dunque il problema degli allagamenti, che nemmeno con il funzionamento del "Ferro di Cavallo" verrebbero eliminati. "Lo ha precisato oggi il commissario Maurizio Croce - riferisce l'assessore comunale ai Lavori pubblici, Maria Prestigiacomo -. D'altronde il Ferro di Cavallo è stato realizzato dopo il risanamento della palude di Mondello, non per le acque piovane, ma per le acque di scolo delle falde acquifere paludose. Purtroppo un canale di maltempo che è stato realizzato per 5 chilometri e che raccoglierebbe tutte le acque provenienti dalla montagna impedendo ad esse di arrivare a Partanna e a Mondello, risolvendo gran parte dei problemi, non può essere utilizzato perché porterebbe le acque nella riserva di Capo Gallo".

E allora? Secondo il Comune, "visto che la competenza dei canali di maltempo con la legge regionale 8 del 2018 è passata alle Autorità di Bacino" deve essere la Regione "a trovare una soluzione per la deviazione dello scarico, che noi vediamo come la migliore soluzione per eliminare gli allagamenti. Il Comune ha già fatto delle vasche di laminazione e stiamo lavorando per realizzarne altre attraverso un finanziamento regionale. Una soluzione interessante - ha concluso l'assessore Prestigiacomo - è quella che l'impianto di Fondo Verde faccia anche da raccolta delle acque piovane e non soltanto dei reflui". 

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