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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Viale delle Scienze

"Molesto" con studentesse e docenti, sospeso dipendente dell'università

L'ultimo episodio nei giorni scorsi, quando l'uomo (64 anni) avrebbe provato a entrare in un bagno nonostante dentro ci fosse una ragazza. Una volante di polizia è intervenuta davanti all'edificio 15. Ma l'ex facoltà di scienze della Formazione si divide: "Fa un po' paura", "Ha solo bisogno d'aiuto"

Avrebbe bussato con insistenza contro la porta del bagno pur sapendo, riferiscono, che dentro ci fosse una giovane universitaria. E lei, spaventata, avrebbe temuto il peggio e per questo avrebbe invocato aiuto. Lo scorso venerdì la polizia è intervenuta in viale delle Scienze, all’edificio 15, per ascoltare il racconto di una ragazza e di alcuni docenti dopo l’ultimo di una lunga sfilza di episodi considerati “molesti”. Dopo i primi accertamenti al Rettorato è stata avviata, per la seconda volta, la procedura di sospensione per 30 giorni di un dipendente amministrativo di 64 anni che - secondo chi lo conosce bene - soffrirebbe di alcuni disturbi psichici. Non è stato possibile stabilirlo con certezza poiché l’anno scorso, dopo l’ultimo provvedimento adottato nei suoi confronti, non avrebbe raccolto l’invito dell’università di farsi visitare da uno specialista. Anche la polizia, dopo aver ascoltato l'uomo in commissariato, ha avviato le indagini.

Chiunque si sia espresso sulla vicenda respinge fortemente il termine "maniaco", ma quello di qualche giorno fa sarebbe stata la classica "goccia che ha fatto traboccare il vaso". Dopo l’intervento di una volante del commissariato Porta Nuova un professore di psicologia ha lanciato un appello tramite i social per chiedere a colleghi e studenti di denunciare episodi passati in sordina ma rilevanti per capire come intervenire. "Secondo chi è intervenuto - scrive il professore - se dovessimo mandare in galera o procedere un trattamento sanitario obbligatorio tutti coloro i quali hanno atteggiamenti come il signore in questione, allora dovremmo riempire carceri e ospedali psichiatrici. Quello che io risposto è che, se fossimo un paese civile, provvederemo immediatamente ad una serie di colloqui di valutazione obbligatori, volti ad evitare proprio gli episodi estremi di cui spesso sentiamo parlare".

1 aule edificio 15 viale delle scienze-2

Tra i corridoi dell’edificio 15 tutti conoscono bene il dipendente e proprio per questo si dividono, con grande prudenza, sulle possibile strade da percorrere. A fare da minimo comune denominatore la preoccupazione, condivisa da tutti, di ciò che potrebbe succedere e cosa, nella peggiore delle ipotesi, si sarebbe potuto fare preventivamente. "So che in passato è stato chiesto il suo trasferimento, affidandogli delle mansioni meno legate al rapporto con il pubblico. Ma ogni richiesta è stata sottovalutata dall’università", spiega un dipendente. Passeggiando qualche ora fra un piano e l’altro, nella mattinata di oggi, non si sente parlare di altro. I docenti e gli studenti che lo conoscono si interrogano su ciò che è accaduto, ripercorrono gli episodi precedenti cercando di valutare la reale "pericolosità" dell’uomo. Non sono poche le giovani universitarie che, con qualche tentennamento, ammettono di aver cambiato strada tutte le volte che lo hanno incrociato o di aver accelerato il passo quando si sentivano seguite.

Ma c’è anche chi la pensa in maniera diversa e invita alla massima cautela parlando di una "persona innocua" e che ha bisogno di aiuto. "Ho avuto modo di incontrare il tizio in questione - dice una studentessa all'edificio 15 - e ha a iniziato a parlarmi a raffica facendo discorsi sconclusionati e privi di senso. Ha spinto l'anta dell'ascensore con forza per catapultarsi dentro, quando io lo ero già. Mi ha seguito per un pezzo a piedi fuori dall'edificio, ha continuato i suoi discorsi per tutto il tempo, mi toccava il braccio mentre lo faceva, ma niente di rilevante". Anche una docente la scorsa estate ha chiesto all’amministrazione di prendere provvedimenti dopo essere stata "disturbata" mentre si trovava proprio in ascensore. E non sarebbe stata neanche l’unica. Negli uffici del Rettorato di piazza Marina conoscono bene la vicenda e, questa volta, dovranno decidere come la situazione per dare una risposta ai tanti che si mostrano preoccupati sia per la serenità di chi frequenta l’università sia per la salute del dipendente che in 2-3 anni raggiungerebbe l’età pensionabile.

Dal Rettorato fanno sapere che "in merito a quanto richiesto si comunica che l'Ateneo ha avviato il provvedimento disciplinare che stabilirà la sanzione più adeguata e nelle more ha disposto la sospensione temporanea del dipendente per il periodo di un mese".

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