“Quel pm deve buttare sangue”, minacce a Francesco Del Bene
Intercettati in carcere due boss della Noce e dello Zen mentre erano a colloquio con i familiari: "E' troppo zelante, deve morire". Rafforzata la sorveglianza. Nei giorni scorsi una lettera contro Di Matteo. Il sostegno dei colleghi e di Addiopizzo
Alta tensione al Tribunale di Palermo. Minacce di morte verso il magistrato antimafia Francesco Del Bene (nella foto a destra) sarebbero state pronunciate in carcere da due capimafia mentre parlavano con dei familiari. I boss – secondo quanto scrive Repubblica – sarebbe stato intercettato dalla squadra Mobile. Nei giorni scorsi invece una lettera anonima aveva annunciato un attentato contro il Pm Di Matteo.
"Quel Del Bene è troppo zelante, deve buttare il sangue, deve morire". Un mese dopo, anche un boss dello Zen ha affidato un altro messaggio inquietante a un parente: "Quel pm è sempre presente in aula, sta rompendo...". Per questo la sorveglianza attorno a Francesco Del Bene, che nel 2007 coordinò l’indagine che portò alla cattura dei Lo Piccolo, è stata intensificata. 
E i magistrati della Procura manifestano "con forza e convinzione il loro pieno ed assoluto sostegno", nel pm Antonino Di Matteo, dopo le recenti minacce ricevute "riconoscendosi totalmente nella sua conclamata professionalità e nel profondo spirito istituzionale che contraddistingue la sua opera, da sempre esemplare per determinazione ed impegno incondizionati, ispirati all'esclusiva finalità di applicazione della Legge, senza riserve o compromessi”, si legge in una nota. "Identico sostegno intendiamo rivolgere al collega Francesco Del Bene ed a tutti i magistrati destinatari di intimidazioni", conclude la nota della Procura di Palermo.
Anche Addiopizzo si mobilita: "E' fondamentale mantenere alta l'attenzione sull'ennesima minaccia, dopo quella di qualche giorno fa al dottor Nino Di Matteo, da non sottovalutare soprattutto perchè avanzata nei confronti di magistrati impegnati in delicate indagini contro la mafia”.
