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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

"Non camminate lungo i binari o in galleria": appello della polizia ferroviaria ai migranti

La Polfer, che distribuirà brochure informative multilingue presso le stazioni principalmente interessate dal flusso dei profughi e presso i centri di accoglienza, si propone di arginare gli incidenti 

La polizia ferroviaria, che quest’anno celebra il 110° anniversario dalla fondazione, lancia la campagna “Keep safe from railway risk” realizzata per sensibilizzare i migranti rispetto ai pericoli connessi con un utilizzo improprio del mezzo ferroviario. Il passaggio dei profughi finisce per tradursi talvolta in comportamenti estremamente pericolosi quali camminare lungo i binari, arrivando fino ad addentrarsi nelle gallerie, ovvero viaggiare sui tetti dei treni, con il rischio elevatissimo di rimanere folgorati.

Sono 4 i migranti deceduti nei primi sei mesi dell’anno e altrettanti i feriti, con un trend in deciso aumento rispetto al 2016 che, durante l’intero anno solare, aveva fatto registrare complessivamente 3 decessi e 3 ferimenti. Gli ultimi tragici episodi sono stati rilevati nelle sole ultime due settimane: un 36enne iracheno nei pressi di Ventimiglia è stato investito e ucciso all’interno di una galleria, mentre un cittadino del Ghana e uno del Mali sono morti folgorati rispettivamente a Verona e in Liguria, al confine con la Francia.

L’iniziativa della Polfer, caratterizzata dalla distribuzione di brochure informative multilingue presso le stazioni principalmente interessate dal flusso dei migranti ovvero presso i centri di accoglienza e permanenza, si propone di arginare gli incidenti aumentando la consapevolezza tra i profughi circa i pericoli propri dello scenario ferroviario, spesso poco noti nelle terre di origine. Gli stranieri dunque costituiscono i principali destinatari della campagna che si propone allo stesso tempo più ampie ricadute positive sulla regolarità della circolazione ferroviaria.

“Da tempo ci confrontiamo con il flusso dei migranti in ambito ferroviario - dice Armando Nanei, direttore del servizio polizia Ferroviaria -. Di fronte ad alcuni tragici accadimenti e avendo avuto modo di constatare che spesso queste persone non si rendono minimamente conto dei pericoli a cui si espongono, abbiamo ritenuto di poter e di dover far qualcosa. Questo il senso della campagna che parte oggi e che si pone in linea con lo spirito di prossimità che da sempre caratterizza l’attività della polizia ferroviaria”.

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