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Cronaca Casteldaccia

Messa di Natale alla Tomasello, Romeo: "Senza lavoro non c'è dignità"

A celebrare la funzione, organizzata dalla Cisl Sicilia all'interno del pastificio di Casteldaccia, il cardinale Paolo Romeo. "La Chiesa deve stare accanto a chi è in difficoltà". Presenti anche lavoratori di altre aziende in crisi

Una Messa di Natale per scongiurare la crisi e augurare a tutti i lavoratori, che oggi vivono in una situazione di precarietà e incertezza, un nuovo anno all'insegna della stabilità. A celebrare la funzione eucaristica, organizzata dalla Cisl Palermo-Trapani in uno dei luoghi recentemente colpiti dalla scure della crisi - il pastificio Tomasello di Casteldaccia - l'arcivescovo di Palermo, il cardinale Paolo Romeo, alla presenza - insieme al proprietario della ditta, Giovanni Tomasello, alla figlia Margherita e ai lavoratori della storica azienda alimentare - di una delegazione di lavoratori di altre aziende in crisi, dai call center ad Ansaldo Breda, Keller e Fiat. (GUARDA IL VIDEO)

"La Chiesa - dice Romeo - seguendo l'insegnamento di Gesù, deve stare accanto a chi soffre, a chi si sente emarginato. Questo è un gesto di vicinanza a quanti oggi sono in difficoltà. C'è un detto popolare che dice 'l'ozio è il padre dei vizi'. Viene violata, come sostiene Papa Francesco, la dignità umana, ma ci si trova esposti anche al vizio. Natale è incontrarsi con il Signore e guardare la nostra vita con altri occhi".

Tra i presenti anche il sindaco Orlando per il quale momenti come questo costituiscono "un segnale di allarme che deve essere trasformato in uno di speranza. Ci auguriamo - continua - che anche in vista dell'Expo 2015 ci possano essere delle occasioni di ripresa di settori oggi in disagio". 

Mostra preoccupazione Daniela De Luca, segretario della Cisl, intervenuta insieme a Mimmo Milazzo e Maurizio Bernava, per la situazione in cui versa l'Isola. "Siamo turbati perché a chiudere sono le aziende agroalimentari, che dovrebbero essere il fiore all'occhiello del nostro territorio. Vogliamo - commenta - essere tutti insieme, lavoratori, sindacati, imprese e istituzioni per dire 'basta' all'assenza di un gruppo dirigente che ha dato per scontato la possibilità di ripresa del sistema. Come sindacato dobbiamo stare accanto ai lavoratori in un momento di sacrificio. Non va però data solo l'assistenza ma anche avviato un progetto per la produzione. Non si può accettare la desertificazione che si sta verificando".

Non nasconde l'emozione e la tristezza il proprietario della ditta che dopo 104 anni si è trovato costretto a firmare le lettere di licenziamento ai 56 lavoratori del pastificio. "La nostra è un'azienda storica. Purtroppo dopo tutti questi anni è toccato a me consegnare le missive ai dipendenti. La situazione è abbastanza grave e abbiamo dovuto decretare la sospensione delle attività". 

Non manca però un barlume di speranza per una possibilità di ripresa dell'azienda. "Abbiamo preso contatti - spiega - con imprenditori locali e internazionali, che hanno manifestato interesse alla continuità dell'attività lavorativa. Stanno esaminando i bilanci, speriamo che l'attività possa riprendere alla grande".

A intervenire durante la celebrazione anche il missionario laico, Biagio Conte, che ha ringraziato i dipendenti per ciò che hanno fatto per la città e per la Missione di Speranza e Carità e consegnato un crocifisso al signor Tomasello. "Grazie per ciò che avete fatto. Voi ci siete sempre stati vicini - afferma - e avete dato tanto perché  il pane e la pasta non possomo mancare nella mensa di ogni famiglia. Molti di voi hanno fatto volontariato. Le scuole, le aziende, le istituzioni non devono venir meno. Amiamoci gli uni con gli altri, seguiamo l'insegnamento di Cristo e riedifichiamoci". 

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