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Cronaca Bagheria

Gambe e braccia amputate per una meningite fulminante, Bagheria si mobilita per Davide

Tutto comincia un pomeriggio dello scorso gennaio quando il 24enne, originario di Aspra, si sente improvvisamente male. Nel giro di poche ore la situazione precipita: rischia di morire. Il peggio è passato ma il giovane ha bisogno di protesi costose per ricominciare a vivere

A soli 24 anni è stato colpito da una meningite fulminante che lo ha costretto ad amputare gambe e braccia. Davide Morana, bagherese di Aspra, ha bisogno di protesi costose per poter ricominciare a camminare prima e correre poi. Ma anche per poter mangiare, lavarsi, vestirsi da solo. Il giovane ha aperto un sito, una pagina Facebook e un account Instagram per raccontare la sua storia e chiedere aiuto.

Davide qualche anno fa si è trasferito in Spagna per motivi personali, ma i suoi amici siciliani non si sono dimenticati di lui: non appena hanno saputo della malattia si sono mobilitati per aiutarlo. Questo l'appello della redazione di Siciliabasket: "Davide Morana ha calcato i parquet siciliani fino a qualche tempo fa. Oggi sta vivendo una lotta che esula da ogni speranza riposta nei soli 40′ che un giocatore può impiegare in campo. Una raccolta fondi è stata avviata per restituire a Davide braccia e gambe che una meningite fulminante gli ha tolto. Con i mezzi che ognuno può, anche la Redazione di Siciliabasket, vi prega di compiere un gesto per sostenere la sua battaglia donando". Anche la comunità bagherese è scesa in campo: sabato, 19 maggio, a Palazzo Cutò è stato organizzato un evento a sostegno della raccolta fondi. Domenica mattina sarà l'Associazione Pro infanzia Margherita Visconti ad organizzare un'altra raccolta fondi per Davide: l'appuntamento in questo caso è a piano Stenditore ad Aspra. Chi volesse contribuire ad aiutare Davide può fare una donazione sul conto ES82 2100 2166 4802 0060 3856 (BIC: CAIXESBBXXX).

La comparsa della malattia

Un pomeriggio dello scorso gennaio Davide si è sentito male ed è andato al pronto soccorso. Aveva la febbre alta, un forte mal di gola e rigidità alla mascella. Dopo sei ore di attesa al pronto soccorso e con i risultati degli esami del sangue e delle urine perfetti, è tornato a casa pensando di avere solo un'influenza. Questa la sua diagnosi. La febbre però continuava a salire, accompagnata anche dal vomito. Prima sul viso e poi sui piedi del ventiquatrenne sono apparse anche piccole macchie di un colore tra il marrone e il rosa. Davide decise quindi di tornare in ospedale. Fu immediatamente portato in terapia intensiva: i medici cominciavano ad avere il sospetto che potesse trattarsi di meningite batterica. Nel giro di poche ore la situazione è precipitata: Davide rischiava di morire, i suoi organi stavano collassando. Da qui il coma farmacologico. Dopo una settimana Davide comincia a svegliarsi. Il cuore e i polmoni cominciava a stare meglio e il suo cervello era rimasto illeso. La necrosi però progrediva rapidamente e i medici, a quel punto, hanno deciso di agire: in una sola settimana Davide viene operato quattro volte e gli vengono amputati tutti e quattro gli arti. Solo ad inizio aprile lascerà l'ospedale. La strada per ritornare ad essere autonomo è molto lunga: il primo passo è iniziare la riabilitazione protesica.

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