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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Memorial Vincenzo Savasta, al Gonzaga si torna a giocare a basket in ricordo dell'allenatore

Nell'anniversario della morte dello storico docente di Scienze Motorie, scomparso lo scorso anno, si scende in campo. Oltre alle partite dei giovani, anche un match tra ex giocatori che hanno fatto una donazione per una squadra di mini basket

Non un semplice allenatore ma un maestro, una guida, un padre, un amico. Ad un anno dalla sua morte, è proprio in un campo di basket che Vincenzo Savasta oggi è stato ricordato. I figli Andrea e Guido, nell'anniversario della sua scomparsa, hanno organizzato il primo "Memorial Vincenzo Savasta". Lo storico docente di Scienze Motorie e allenatore palermitano è morto lo scorso anno a 64 anni dopo una breve malattia.

Al Gonzaga, che per molto tempo è stata la sua seconda casa, è stata una giornata di festa. Un grande evento sportivo per ricordare quell'uomo che per anni allenò la squadra di agonisti della scuola, la Polisportiva Gonzaga, formando cestisti e futuri allenatori. Dapprima in campo sono scesi i ragazzini di diverse società, poi un dolce ricordo: chi non lo ha mai dimenticato, infatti, sono i suoi ex allievi che con lui sono cresciuti. E proprio alcuni di loro, che ormai sono professionisti sparsi in tutta Italia ed Europa, hanno indossato i pantaloncini da basket e hanno improvvisato una partitella tra "vecchie glorie". 

Quegli ex ragazzi, che lo hanno portato anche da grandi nel cuore, hanno fatto di tutto per essere presenti oggi e ricordare quel coach che, fuori e dentro gli spogliatoi, faceva il tifo per gli ‘underdog’ che considerava una grande squadra. Ma non solo. Hanno reso concreto l'affetto che li ha legati a Savasta e anche la passione per questo sport facendo una donazione che, proprio sul campo del Gonzaga, è stata destinata a una squadra di mini basket. 

Un gesto che ha commosso la famiglia Savasta e anche le squadre presenti. "Con il tuo esempio hai mostrato a tutti noi una strada possibile. Un cammino di consapevolezza delle nostre potenzialità e del nostro talento - scrivono in una lettera i suoi giocatori, la sua squadra formata da Salvo Bonura, Michele Cillino, Claudio Costantino, Gianluca Di Trapani, Marco Follis, Giuseppe La Licata, Simongiorgio La Pietra, Luca Lucchesi, Dario Marino, Luigi Meola e Michele Romano -. Un percorso che comincia dalla testa, prende energia dal cuore ed esplode nelle gambe, nelle braccia e nelle mani. Siamo oggi chi siamo, nella nostra vita privata e professionale, anche grazie a te. Sei stato il nostro punto di riferimento in un periodo dell’adolescenza in cui famiglia e scuola erano spesso degli avversari da combattere. Tu non eri né l’una né l’altra. Eri un compagno di avventure, un amico, un personal trainer, un assistente spirituale. Eri 'Vicio'. Con questa piccola donazione che affidiamo ai tuoi figli Andrea e Guido speriamo di contribuire anche noi alla costruzione di un cammino virtuoso per i giovani e le giovani di questa città e dello sport, il basket, che tu ci hai insegnato ad amare e rispettare".

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