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Cronaca

Mazzette nella sanità, il riesame dispone gli arresti domiciliari per un deputato dell'Ars

La decisione riguarda Carmelo Pullara, indagato per turbativa d'asta nell'inchiesta "Sorella Sanità". Inizialmente il gip aveva respinto la richiesta di custodia cautelare avanzata dai pm, ora accolta dal tribunale. Il provvedimento dovrà passare il vaglio della Cassazione.

Per il tribunale del riesame, che ha accolto il ricorso della Procura, Carmelo Pullara, deputato regionale dei Popolari autonomisti indagato nell'ambito del blitz "Sorella Sanità", deve andare agli arresti domiciliari. La misura cautelare era stata già richiesta dalprocuratore aggiunto Sergio Demontis e dai sostituti Giovanni Antoci e Giacomo Brandini, ma il gip Claudia Rosini aveva respinto l'istanza. Il provvedimento del riesame non è comunque esecutivo, visto che la decisione dovrà passare il vaglio della Cassazione.

Pullara è accusato di turbativa d'asta in relazione a diversi appalti per le forniture a ospedali e aziende sanitarie. Nell'indagine, che portò a diversi arresti il 21 maggio, è finito anche l'ex commissario per l'emergenza Covid, Antonio Candela. Secondo l'accusa, nello specifico, il politico nel 2018 avrebbe provato a favorire l'azienda Manutencoop, oggi Rekeep, che ha respinto ogni coinvolgimento. 

Anche Pullara si è sempre dichiarato estraneo ai fatti e oggi, dopo l'esito del Riesame, ha dichiarato: “Non posso crederci, ho assistito personalmente all’udienza e devo dire che tutto mi aspettavo tranne che questa decisione anche perché le argomentazioni portate avanti dalla pubblica accusa in fatti ed atti non risultano vere. Ciò non di meno le decisioni si accettano. Con fiducia attenderò il giudizio della Cassazione sperando di mettere fine a questa per me  assurda vicenda".

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