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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Maxi inchiesta per furto di energia, 133 persone finiscono indagate

Hanno ricevuto l'avviso di conclusione delle indagini e presto potrebbero ricevere dai pm la richiesta di rinvio a giudizio. Privati e negozi si affidavano a tecnici infedeli per manomettere i contatori e abbattere sensibilmente i costi

A processo i ladri, o presunti tali, di energia elettrica. Sono 133 le persone che hanno ricevuto l'avviso di conclusione delle indagini e che a breve potrebbero ricevere dai pm una richiesta di rinvio a giudizio. Cinema, piccoli e grandi negozi, pub, vivai e altro ancora. Esercizi commerciali diversi ma accomunati da una serie di figure che sfruttavano le proprie conoscenze - si legge sul Giornale di Sicilia - per abbattere sensibilmente i consumi del contatore. Ad occuparsene sarebbero stati alcuni dipendenti della Soigea, impresa mandataria di Enel spa.

In base alla zona di competenza interveniva un "tecnico" diverso, cui spettava il compito di ritirare a domicilio i contatori, lavorarli in tutta tranquillità nei laboratori abusivi e posizionarli nuovamente nelle abitazioni o nei negozi. La squadra mobile della polizia, sezione reati contro la pubblica amministrazione, ha avviato le indagini sulla base delle denunce presentate da Enel, l'azienda di distribuzione di energia elettrica che si costituirà parte civile nell'eventuale processo.

Quantificare il danno arrecato, al momento, risulta difficile. Proveranno a venirne a capo i sostituti procuratori Maurizio Agnello, Renza Cescon e Gaetano Guardì. Il costo dell'energia sottratta illecitamente dai "furbetti del contatore" potrebbe ammontare a circa un milione di euro, se si considera che i furti sono andati avanti per troppi lunghi anni grazie all'abilità dei tecnici.

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