Mare rosso a Trappeto, Legambiente: "La legalità sia ripristinata"
Domenica 27 ottobre alle 10,30 presso la foce del fiume Nocella protesta contro "l'ennesimo scempio ambientale perpetrato contro i nostri fiumi e contro il nostro mare"
Il mare a Trappeto torna a tingersi di rosso e il circolo Legambiente Valle Jato “Chico Mendes” Onlus Partinico non ci sta: "sembra di essere ritornati a qualche decennio fa quando la foce del Nocella era vittima di un processo di anaerobiosi (assenza totale di ossigeno) e di putrefazione (le bollicine che affioravano in superficie) e il mare diventava rosso".
Per mettere fine a tutto questo invita i cittadini a essere presenti numerosi domenica 27 ottobre alle 10,30 presso la foce del fiume Nocella per protestare contro "l’ennesimo scempio ambientale perpetrato contro i nostri fiumi e contro il nostro mare".
"Ognuno potrà arrivare sul posto utilizzando i mezzi di trasporto che riterrà opportuni (bicicletta, macchine e motori o a piedi). Dobbiamo dire No a questo degrado e a questa aggressione che viene rivolta contro il nostro ambiente", dichiarano i membri in un comunicato.
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"Il tutto avviene nell’assenza totale di ogni controllo e nell’indifferenza generale di qualsiasi ente o autorità competente a esercitare un controllo (sindaci di Partinico, Trappeto e Terrasini, Regione, Arpa, forze dell’ordine)", continua la nota.
"Chiediamo che la legalità sia ripristinata, che la legge sia rispettata e che ognuno intervenga per quelle che sono le sue competenze senza scarichi di responsabilità. Noi continueremo la nostra battaglia come sempre utilizzando anche gli strumenti legali", conclude Legambiente Valle Jato.