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Cronaca

Dell'Utri, anche la Corte di Strasburgo dice "No" alla sospensione della pena

La Corte europea dei diritti umani ha respinto la richiesta presentata dai difensori dell'ex senatore di Forza Italia, Alessandro De Federicis e Simona Filippi, per motivi di salute

"Niente sospensione della pena" per Marcello Dell'Utri. Lo ha stabilito la Corte europea dei diritti umani. La richiesta era stata avanzata dai difensori dell'ex senatore di Forza Italia per motivi di salute. La decisione, secondo quanto si legge sul sito dell'Ansa, è stata presa il 29 marzo scorso, ma è stata resa nota solo oggi. 

Dell’Utri, condannato a 7 anni per concorso in associazione mafiosa con sentenza ormai definitiva, è affetto da una cardiopatia e da un tumore maligno alla prostata. Da mesi i difensori Alessandro De Federicis e Simona Filippi denunciano le condizioni di salute del loro assisito e chiedono un affievolimento delle condizioni di detenzione. E' stata presentata anche un'istanza al tribunale di Sorveglianza di Roma (che si è riservato di decidere) in cui si chiede di verificare se l'attuale stato detentivo presso il Campus Biomedico lede i diritti umani. "L'ex senatore dovrebbe rientrare a Rebibbia il 20 aprile prossimo - spiegano De Federicis e Filippi -. Attualmente è costretto in una camera dove non può nemmeno aprire la finestra perché sigillata e deve dormire con la luce in faccia". 

Nei giorni scorsi inoltre è stata presentata una denuncia al Csm contro sei magistrati dello stesso tribunale capitolino per violazione disciplinare. Si chiede al Consiglio superiore della magistratura di valutare il comportamento, definito "superficiale e inerte", dei giudici che hanno deciso in merito alla compatibilità tra la detenzione in carcere e il suo stato di salute.
 

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