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Cronaca

Palermo senza manutenzione strade da 14 mesi, l'Ance: "Con il Milleproroghe procedura più veloce"

Il presidente di Ance Palermo, Massimiliano Miconi, propone al Comune una soluzione per accelerare l'assegnazione del servizio: "La norma prevede affidamenti senza bando, con una consultazione di cinque o più operatori economici, a seconda dell’importo dei lavori"

"Sono trascorsi 14 mesi da quando il servizio di manutenzione delle strade è stato tolto alla Rap per affidarlo a privati. In tutto questo tempo, l’unica cosa che abbiamo visto aumentare non è la qualità delle strade ma il numero delle transenne per delimitare buche e avvallamenti dell’asfalto che nessuno ripristina".

Il presidente di Ance Palermo, Massimiliano Miconi, interviene sulla vicenda della mancata manutenzione delle strade, portata alla ribalta ieri da PalermoToday, proponendo al Comune una soluzione per accelerare l'assegnazione del servizio. "Il decreto Milleproroghe - spiega Miconi - ha esteso a tutto il 2021 la possibilità di affidare i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria sulla base di un progetto 'alleggerito' costituito almeno da una relazione generale, dall'elenco prezzi unitari delle lavorazioni previste, dal computo metrico estimativo e dal piano di sicurezza e coordinamento. Inoltre la norma adesso prevede una procedura negoziata senza bando, con una consultazione di cinque operatori economici o più, a seconda dell’importo dei lavori, che farebbe sì che l’iter sia più rapido"

Secondo l'Ance, "l'utilizzo di queste norme consentirebbe di partire quasi subito con i lavori necessari per la manutenzione delle strade cittadine, opere fondamentali per risolvere i problemi legati alla manutenzione delle opere fognarie, oltre che quelli legati alle cattive condizioni del manto stradale e quindi alla vivibilità di quasi tutta la città. Ci piacerebbe capire che tipo di procedura sta seguendo il Comune e perché è tutto in fase di stallo da così tanto tempo".

Dopo aver tolto la manutenzione delle strade dal contratto di servizio della Rap, l'amministrazione Orlando ha deciso di procedere tramite un accordo quadro di quattro anni (per un totale di 40 milioni). Accordo che però non è ancora partito, sebbene il Rup Emilio Di Maria abbia già predisposto i bandi di gara. Il motivo? I bandi di gara non possono essere inviati all'Urega perché manca il piano triennale delle opere pubbliche, che è stato bocciato dal Consiglio lo scorso aprile e che tornerà in Aula la prossima settimana dopo che la Giunta l'ha riproposto.

L'accordo quadro prevede una suddivisione della città in otto lotti, corrispondenti grosso modo alle circoscrizioni, che verranno assegnati ad otto aziende diverse. Ogni ditta non potrà ottenere più di un lotto. "Al Comune - conclude il presidente di Ance Palermo - avevamo indicato una strada percorribile e snella, compatibilmente con i tempi di una burocrazia efficiente, per affidare i lavori di manutenzione ordinaria in città. Invece ne è stata seguita un'altra".

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