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Cronaca

La manta trovata alla Cala è un esemplare raro, l'Istituto Zooprofilattico: "E' rimasta ferita"

In attesa di una necroscopia completa, sono stati già effettuati i prelievi per l'identificazione della specie. Il "diavolo di mare" pesa oltre 400 chili, è lungo 378 centimetri e largo 330 centimetri. Zava: "Tagli in testa". Seminara: "La metteremo in una teca per studiarla"

La manta ritrovata nel porticciolo della Cala è stata portata all'Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sicilia. In attesa di una necroscopia completa, sono stati già effettuati i prelievi per l’identificazione della specie. Il "diavolo" di mare pesa oltre 400 chili, è lungo 378 centimetri e largo 330 centimetri. I dati biometrici, una volta rilevati, saranno inseriti nella banca dati internazionale sugli elasmobranchi (Medlem).

"Se qualcuno avesse segnalato la presenza della manta ancora in vita - dice Salvatore Seminara, commissario straordinario dell’Izs Sicilia - avremmo provato a spingerla a largo e probabilmente non sarebbe rimasta ferita. Vista l’importanza e la rarità di questo esemplare nel Mediterraneo si sta ipotizzando di poterla tassidermizzare o di metterla in una teca con un liquido per la conservazione e di utilizzarla a scopo didattico-divulgativo".

Bruno Zava, biologo che parteciperà all’autopsia, riferisce di "tagli in testa sulla manta". E aggiunge: "Sembrano più ferite provocate da colpi inferti all’animale che cercava di fuggire. Forse è stata catturata in mare e probabilmente portata alla Cala dai pescatori. Potrò essere più preciso dopo l’autopsia che sarà eseguita nei prossimi giorni".  

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