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Cronaca Politeama / Piazza Ruggiero Settimo

Giornata internazionale degli studenti, a Palermo si torna in piazza contro l'alternanza

Il 17 novembre di 78 anni fa nove fra studenti e professori furono giustiziati nei campi di concentramento a Praga. Claudia Temperato, della Rete degli Studenti Medi: "Oggi più che mai vogliamo manifestare il nostro dissenso"

Il 17 novembre come ogni anno, dal 1941 a questa parte, gli studenti tornano in piazza per celebrare la giornata internazionale degli studenti e delle studentesse, una giornata di lotta e rivendicazioni di tutto il mondo scolastico. In questo giorno si ricorda un evento storico chiave per il movimento studentesco: il 17 novembre a Praga nove fra studenti e professori furono giustiziati nei campi di concentramento senza processo. Il 15 novembre avevano sfilato in un corteo funebre (diventato manifestazione antinazista) per ricordare uno studente fucilato in duramte la manifestazione del 28 ottobre 1939, sedata violentemente dalle autorità.

"A 78 anni da questa vicenda - dichiara Claudia Temperato, coordinatrice provinciale della Rete degli Studenti Medi - abbiamo ritenuto necessario e improrogabile organizzare un corteo per manifestare il nostro dissenso. Siamo di fronte a continui tagli sull'istruzione, continuiamo a vedere non ascoltate le nostre richieste su una legge regionale al diritto allo studio, l'alternanza continua ad essere nella maggior parte dei casi uno strumento di sfruttamento più che di formazione. Vogliamo che le nostre richieste siano ascoltate, che la nostra legge di bilancio a livello nazionale venga presa in considerazione, che si abbia finalmente uno statuto degli studenti in alternanza e che questa scuola in cui ci troviamo a vivere sei ore al giorno della nostra possa diventare una volta per tutte aperta, pubblica, laica e democratica”.

Gli studenti palermitani questa mattina si sono riuniti in piazza Ruggero Settimo per chiedere al nuovo Governo Regionale una legge Quadro sul diritto allo studio e uno statuto degli studenti e delle studentesse in alternanza che si adatti alle nostre necessità, ed una legge di stabilità che non ci lasci in mutande: "In Sicilia c'è la necessità di finanziamenti importanti sul mondo della scuola, l'edilizia scolastica peggiora ogni giorno che passa mettendo a rischio non solo il giusto apprendimento degli studenti, ma anche la loro sicurezza e salute. Le scuole e le università sono in rosso, come anche gli enti comunali, provinciali e regionali. Per ovviare a questa situazione bisogna che il Governo ripensi ad una manovra di investimento più efficace che rimetta in piedi il Paese, e continuiamo a credere che per fare questo bisogna ripartire dalla scuola e dagli studenti".

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