rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Gli studenti palermitani tornano in piazza ma si dividono: un corteo in centro e un sit in alla Statua

Gli orientamenti politici spaccano il fronte della protesta. La manifestazione contro le norme anti dissenso del governo Meloni e le strutture fatiscenti si muoverà dal Massimo verso viale delle Scienze, mentre in piazza Vittorio Veneto sit-in di Azione Studentesca "per dare un calcio alla vecchia scuola"

Gli studenti tornano in piazza ma si dividono. Da un lato il coordinamento Studenti Palermitani che ha organizzato un corteo - con concentramento fissato alle 9 a piazza Verdi, destinazione viale delle Scienze - che coinvolgerà gli alunni del liceo scientifico Einstein, dell'alberghiero Pietro Piazza, del nautico Gioeni Trabia, del liceo artistico Catalano, del liceo Basile-D’Aleo di Monreale e ancora gli alunni del Medi, del Majorana e del convitto Maria Adelaide; dall'altro lato Azione Studentesca, movimento di destra, che farà un sit-in a piazza Vittorio Veneto (alla Statua) a partire dalle 9,30.

"Scendiamo in piazza - spiega Giorgio Caruso del coordinamento Studenti Palermitani - contro la norma anti-dissenso del governo Meloni, introdotta con la scusa di bloccare i rave e tutelare l'ordine e la salute pubblica, ma che non è altro che l'ennesimo tentativo di criminalizzare le dimensioni socialmente più deboli, per cercare di ostacolare le realtà più organizzate, come quelle studentesche, che in più occasioni hanno dimostrato di voler lottare per un futuro diverso scendendo in piazza, esprimendo vari livelli di conflittualità, occupando e ridando vita a spazi abbandonati. Scendiamo in piazza per dire che una scuola pubblica e di qualità ce la meritiamo tutti".

Accanto ai temi di opposizione al nuovo governo, soprattutto in riferimento al cambio di nome del ministero, diventato dell’Istruzione e del Merito, ci sono le rivendicazioni che gli studenti fanno da anni: "Scendiamo in piazza per dire basta morti di alternanza scuola-lavoro, per pretendere investimenti per le nostre scuole fatiscenti che rischiano di crollarci addosso dall’oggi al domani. Vogliamo edifici a norma e adeguati a contenerci tutti - sottolinea Caruso -. Queste, sono le condizioni minime per poter essere liberi di immaginare un futuro dignitoso nella nostra terra". 

Protesta studenti 18 novembre 2022 (2)

Gli orientamenti politici spaccano il fronte della protesta. Alle sigle di sinistra, infatti, si contrappongono quelle di desta con Azione Studentesca che manifesterà "per dare un calcio alla vecchia scuola" e lo farà "costruendo simbolicamente un muro che rappresenterà la scuola italiana degli ultimi decenni".

"Da troppi anni ormai - conclude la nota di Azione Studentesca - l'istruzione è messa da parte da una classe dirigente della nostra nazione. I risultati? Infrastrutture fatiscenti, formazione scadente e molteplici diritti negati, complice l'emergenza da Covid. E' arrivato il momento di chiedere al nuovo governo la giusta considerazione che gli studenti meritano: basta scuole fatiscenti, basta formazione scadente, basta indottrinamento politico e basta diffusione dell’ideologia gender nelle scuole. Pensiamo ai problemi veri della scuola e degli studenti".

Protesta studenti statua

All'Università infine si terrà la manifestazione che l'Unione degli Universitari (Udu) organizza su scala nazionale per protestare contro le prime scelte del nuovo governo Meloni e contro il sottofinanziamento dell'università. Il sit-in inizierà alle 9 in viale delle Scienze.

"I segnali che questo sarà un governo anti studentesco sono tanti - spiega Valerio Quagliano, coordinatore di Ateneo dell'Udu Palermo -. Una serie di ministri impresentabili per il loro passato governativo e una serie di intenti dichiarati ci fanno preoccupare. Questo governo legittima una concezione meritocratica dell'istruzione e della società legata a una visione competitiva e al culto del self-made man in cui tutto dipende esclusivamente dalla propria volontà, non sono concessi errori. Ma sappiamo benissimo che non è così: il nostro Paese è teatro di profonde disuguaglianze socio-economiche, non tutti hanno le stesse possibilità e condizioni di partenza. Per questo ci battiamo per investimenti sull’università, per la giustizia climatica, per un lavoro retribuito e stabile, per il diritto al benessere mentale".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Gli studenti palermitani tornano in piazza ma si dividono: un corteo in centro e un sit in alla Statua

PalermoToday è in caricamento