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Cronaca Politeama / Piazza Verdi Giuseppe

Oggi studenti ancora in piazza, si temono altri scontri con la polizia

La manifestazione organizzata dagli "Studenti Medi". Appuntamento al Massimo con l'obiettivo di raggiungere Palazzo d'Orleans. A fare opposizione gli Studenti Siciliani che in un post avvertono: "Una minoranza vuole organizzare scontri con le forze dell'ordine"

Si preannuncia una mattinata di fuoco, quella dell'ennesimo #blocchiamotuttoday. Tanti piccoli cortei di studenti che stanno occupando o autogestendo partiranno dalle rispettive scuole per fare concentramento al teatro Massimo alle 9 con un unico obiettivo, ben dichiarato nei comunicati inviati dagli stessi studenti, “bloccare ancora una volta più di ogni volta la città”. Il corteo si muoverà attraverso le vie del centro verso Palazzo d'Orleans.

Il coordinamento Studenti medi Palermo, che ha organizzato il corteo, ha invitato tutti gli studenti ad unirsi alla proteste delle prime 6 scuole che hanno occupato. Ma quella di domani non sarà una manifestazione unitaria. Si oppongono ad essa e non parteciperanno i giovani del gruppo Studenti Siciliani che in un post su Facebook avvertono: “Il corteo di domani è organizzato da una minoranza di ragazzi (i soliti "Studenti Medi") che vogliono politicizzare la protesta ed organizzare scontri con la polizia (come avvenuto il 15 novembre)”. Alla manifestazione aderirà anche il movimento Arcigay Palermo e Nps Sicilia distribuendo materiale informativo e preservativi agli studenti per una educazione alla sessualità.

ISTITUTI OCCUPATI.  Sono diversi gli istituti che in questi giorni hanno raccolto l’appello a procedere con le occupazioni e in totale, ad oggi, sono 24 e scuole dove le lezioni sono sospese per la protesta studentesca. Una reazione che segue la scia delle "rivolte" della scorsa settimana, nella quale furono occupate le prime sette scuole della città (il liceo classico Umberto I, il liceo linguistico Ninni Cassarà, il liceo scientifico Benedetto Croce, ITC Ferrara e Cascino, il magistrale Regina Margherita e il liceo scientifico Ugo Mursia di Carini).

Fra gli ultimi occupanti anche gli studenti del Cannizzaro dove oggi si è discusso sulla possibilità di organizzare una settimana di cogestione con blocco delle lezioni e organizzazione di attività alternative come seminari e approfondimenti sulle tematiche della protesta, con la partecipazione anche della componente docenti. Intanto al liceo classico Umberto I (la prima scuola ad inaugurare l’autunno caldo delle occupazioni) sale la contrarietà dei genitori che non ammettono l’occupazione e che hanno inviato al preside e al direttore scolastico regionale una lettera per chiedere locali alternativi per organizzare l’attività didattica per coloro che vogliono immediatamente tornare alle lezioni.

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