rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Anziani picchiati nella casa di riposo, tra gli indagati anche un dipendente del Comune

Leonardo Fricano è uno dei soci della "Bell'Aurora srls" di via Amari sequestrata stamattina. Secondo gli investigatori sarebbe una delle teste di legno utilizzate dall'amministratrice di fatto, Maria Cristina Catalano, per esercitare l'attività. E' accusato di riciclaggio

Nell'inchiesta sulla casa di riposo "Bell'Aurora srls" di via Emerico Amari è coinvolto anche un dipendente del Comune, Leonardo Fricano (ex segretario commissione consiliare Urbanistica), che è accusato di riciclaggio. Secondo il procuratore aggiunto Sergio Demontis ed il sostituto Anna Battaglia, sarebbe una delle teste di legno utilizzate dall'amministratrice di fatto della struttura, Maria Cristina Catalano. Fricano, così come Vincenza Bruno, sarebbe infatti uno dei soci dell'azienda.

Nell'indagine della guardia di finanza non ci sono soltanto i maltrattamenti subiti dagli anziani ospiti, ma anche ipotesi di bancarotta fraudolenta, riciclaggio appunto, ed autoriciclaggio. Secondo l'accusa, infatti, Catalano, assieme alla madre, Aida Clelia Corselli, avrebbero messo in atto una "complessa attività distrattiva". Nello specifico "mediante un sistema di società costituite nel tempo - dicono gli inquirenti - l'intera organizzazione aziendale, in forza di artificiosi negozi giuridici stipulati ad hoc" sarebbe stato realizzato "un disegno criminoso che garantisce di fatto l'esercizio d'azienda senza soluzione di continuità, lasciando la precedente società in un grave stato di decozione".

Prima di esserci la società che gestisce la casa di riposo sequestrata oggi, infatti, c'erano state prima la "Casa di riposo Aurora Sas di Catalano Maria Cristina&C", costituita nel 1992 e dichiarata fallita nel 2014, poi sarebbe venuta la "Aurora Casa di riposo srl", anch'essa oggi fallita, ed infine si sarebbe arrivati alla "Casa di riposo Bell'Aurora srls". Con una serie di passaggi complessi e di cessioni solo formali, secondo la Procura, sarebbe stato possibile continuare ad esercitare l'attività, lasciando tutti i debiti e le perdite alle società precedenti.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Anziani picchiati nella casa di riposo, tra gli indagati anche un dipendente del Comune

PalermoToday è in caricamento