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Cronaca Libertà / Via Giuseppe Giusti

"Ha maltrattato alcuni piccoli alunni dell'asilo Petrarca", condannata un'ex assistente scolastica

Le presunte violenze contro i bimbi tra i 3 ed i 6 anni risalirebbero alla primavera del 2016. Il gup ha inflitto due anni (pena sospesa) a Giuseppa Montalto, ma ha anche deciso di assolvere un'altra imputata, Maria Teresa Vitrano. Provvisionali di 8 mila euro per le parti civili, compreso il proprietario dell'istituto paritario di via Giusti

Avrebbe maltrattato alcuni piccoli alunni della scuola paritaria Petrarca di via Giusti e per questo il gup Fabio Pilato ha deciso di condannare a due anni (pena sospesa) con il rito abbreviato un'ex assistente in servizio nell'istituto, Giuseppa Montalto. Contestualmente, però, il giudice ha anche sancito l'assoluzione di una collega dell'imputata, Maria Teresa Vitrano.

Sono state così accolte parzialmente le richieste dei sostituti procuratori Giorgia Righi e Sergio Mistritta, che avevano chiesto la stessa pena anche per l'ex assistente che è stata scagionata (è difesa dall'avvocato Tony Gattuso). Il gup ha poi riconosciuto delle provvisionali di 8 mila euro ai genitori dei bimbi che si erano costituiti parte civile e pure a Luciano Anello, proprietario della scuola e titolare della società "Alba" che lo gestisce, difeso dall'avvocato Enrico Sanseverino. 

I fatti al centro del processo (per altre due imputate, l'ex maestra Anna Parisi e un'altra assistente, Melania Caruso, è in corso il dibattimento) risalgono alla primavera del 2016 e, nonostante il rito alternativo scelto da Montalto e Vitrano, la sentenza di primo grado è arrivata soltanto oggi.

Diversi genitori all'epoca raccontarono dei presunti maltrattamenti all'interno di uno degli istituti più in vista della città ai danni dei loro figli, che avevano allora tra i 3 ed i 6 anni. La denuncia fu poi materialmente presentata da Anello, che comunque parlò di "un caso isolato" e di "semplici rimproveri", che avrebbero poi scatenato "una sorta di psicosi tra i genitori".

Alla Procura venne riferito che i bambini sarebbero "improvvisamente cambiati" e sarebbero tornati da scuola "con lo sguardo spento". La mamma di una bimba aveva raccontato che appena la piccola avrebbe sentito la frase "lo dico alla maestra" sarebbe scoppiata in lacrime. Un padre, invece, aveva fatto addirittura da investigatore, mandando il figlioletto a scuola con un registratore nascosto addosso, che avrebbe captato un durissimo rimprovero da parte della maestra. Le imputate furono tutte allontanate dal Petrarca.

L'inchiesta e la raccolta delle prove non furono semplice, visto che i presunti maltrattamenti vennero denunciati quando la maestra e le assistenti non erano già più in servizio nella scuola. I pm avevano dunque chiesto ed ottenuto un incidente probatorio per cristallizzare il racconto dei bambini. Tuttavia, in base a una perizia, gli alunni sarebbero stati comunque troppo piccoli per poter testimoniare, anche se - secondo la Procura - sarebbero emersi elementi a sostegno delle tesi dell'accusa. Le imputate furono rinviate a giudizio a novembre del 2020.

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