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Cronaca Casteldaccia

La tragedia di Casteldaccia, il sindaco: "Villa abusiva, c'era un ordine di demolizione"

Lo ha detto il primo cittadino Giovanni Di Giacinto. Il procuratore capo di Termini Imerese ha sorvolato la zona per una ricognizione: "Troppe case vicino al mare e all'alveo del fiume". Premier Conte in Prefettura: esercito in azione per ripristinare la viabilità

"Sulla villa della tragedia pendeva un ordine di demolizione che è stato impugnato dai proprietari davanti al Tar. Da quanto ci risulta ancora il tribunale amministrativo non ha provveduto, per cui la demolizione non è stata possibile". A dichiararlo il sindaco di Casteldaccia Giovanni Di Giacinto. Mentre si continua a lavorare nei luoghi colpiti da alluvioni, allagamenti e frane, la tragedia di ieri lascia lo spazio all’amarezza e offre i primi spunti di riflessione. All’indomani della morte di nove persone raggiunte dalle acque del fiume Milicia esondato non poteva mancare all'appello il tema dell’abusivismo edilizio. Questa mattina il procuratore capo di Termini Imerese, Ambrogio Cartosio, ha sorvolato l’area colpita dall'alluvione con i carabinieri per effettuare un ricognizione. Non gli è sfuggita la presenza di costruzioni “in una zona pericolosa e troppo vicino al mare". Una prima considerazione lontana dal potersi considerare una conclusione: "Non mi pronuncio sulla opportunità della costruzione delle case in quella zona". Con ogni probabilità il reato contestato nell'inchiesta, al momento a carico di ignoti, sarà di disastro colposo.

Casteldaccia, villetta travolta dall'acqua: 9 morti

La villetta si trova vicino all’alveo del fiume esondato, contrariamente a quanto previsto dal regio decreto 523/1904, il Testo unico sulle opere idrauliche aggiornato negli anni con l'obiettivo di garantire fra le altre cose il libero deflusso delle acque che scorrono in fiumi, torrenti, canali e scolatoi pubblici. Una legge inderogabile per cui le opere costruite in violazione vengono contemplate nella previsione dell’articolo 33 della legge 47/1985, e sono dunque da considerare insanabili. I Prg dei Comuni e i piani paesaggistici impongono fasce di rispetto entro le quali non è possibile edificare, imponendo anche la distanza dal centro dell’alveo a partire dalla quale è consentito costruire. Sembrerebbe inoltre che la villa colpita dall’esondazione fosse oggetto di un’ordinanza di demolizione fin dal 2008, impugnata dinanzi al Tar che non si sarebbe ancora espresso. Circostanze e dettagli che solo gli uffici comunali e gli inquirenti potranno confermare e che entreranno nel fascicolo aperto in Procura.

L'esperto: "Catastrofe che si poteva evitare"

Premier in Prefettura: "In campo anche l'Esercito"

Intanto il premier Giuseppe Conte, partito questa mattina da Roma dopo aver appreso la tragica notizia, è arrivato in Sicilia. Prima ha fatto visita all’obitorio per rendere omaggio alle vittime dell’alluvione e mostrare la propria solidarietà ai familiari. Poi ha partecipato all’incontro in Prefettura insieme - tra gli altri - al prefetto Antonella De Miro, al sindaco Leoluca Orlando, al capo della protezione civile Angelo Borrelli, al Questore Renato Cortese e al comandante provinciale dei carabinieri Antonio Di Stasio. Al centro del dibattito la necessità di ripristinare la viabilità per evitare l'isolamento di alcuni comuni: "L'Esercito è già intervenuto ed è già pienamente coinvolto. E’ stato assicurato il ripristino della viabilità su rotaia, e ora darà il contributo per il ripristino della viabilità stradale insieme ad Anas e altri enti intermedi. Tutti stanno concorrendo a ripristinare il sistema di viabilità nel Palermitano dove ci sono comuni isolati. Ci sono anche gli elicotteri disponibili
a intervenire per le eventuali emergenze sanitarie”, ha dichiarato il premier Conte.

giuseppe conte riunione prefettura-2

Conte: "Decreteremo lo stato d'emergenza"

La drammatica occasione è servita anche a fare un punto sui prossimi interventi e sul pacchetto di misure che il Governo starebbe studiando: "Siamo concentrati su un'opera di riammodernamento infrastrutturale nazionale, perché c'è un sistema infrastrutturale che denuncia il logorio del tempo e che richiede un piano di investimenti adeguato. Lo stiamo facendo con la manovra di bilancio. Abbiamo varato - ha aggiunto Conte - un piano di manutenzione ordinaria e straordinaria. occorrerà del tempo, sono investimenti che richiedono tempo per essere attuati a lungo e breve termine ma occorre una adeguata programmazione. La settimana prossima - conclude - decreteremo lo stato di emergenza per le regioni che l’hanno richiesta, adotteremo i provvedimenti d’emergenza e daremo le prime somme necessarie".

Legambiente: "Prioritario mettere in sicurezza territori"

"Quanti morti e quante tragedie dovranno ancor accadere prima che si comprenda che la vera e unica opera pubblica che è necessaria al Paese è la messa in sicurezza dei territori? Lo ripetiamo senza sosta da 40 anni ma non abbiamo mai avuto risposta". Lo dichiarano Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente, e Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia. "Oggi è il momento del lutto e del pianto per la Sicilia ma domani bisognerà interrogarsi sulle reali cause della tragedia che ha causato 12 vittime la scorsa notte tra le province di Palermo ed Agrigento. Case costruite sul letto del fiume, magari sanate, tanto in Italia c'è sempre un condono dietro l'angolo, manutenzioni delle infrastrutture inadeguate o mai eseguite. L'esondazione del fiume Akragas ha invaso, per esempio, una zona ad alto tasso di abusivismo. E purtroppo, ad ogni tragedia, dobbiamo assistere alle lacrime di coccodrillo di chi non ha controllato e ha favorito l'abusivismo, o peggio di chi addossa la responsabilità agli ambientalisti ‘’da salotto’’. ”Il tempo delle chiacchiere' è passato da un pezzo, adesso bisogna garantire la sicurezza dei cittadini e dei territori. Il dolore di chi ha perso i propri affetti e le immagini dei giorni scorsi provenienti da tutta Italia, esigono risposte immediate ed adeguate. Adesso''

Orlando: "Anche il Comune e le sue aziende all'opera"

"In queste terribili ore in cui il violento maltempo ha causato lutti e distruzioni in tutta Italia, nell'esprimere il mio cordoglio ai familiari delle vittime e alle loro comunità, ho fatto presente che ormai da 36 ore è costante l'impegno di tutti i settori e tutte le aziende del Comune. Personale e mezzi della Rap, dell'Amap, della Amg e della polizia municipale sono all'opera non soltanto per fronteggiare l'emergenza in città, ma per dare supporto a tutti i comuni e gli enti che ne hanno bisogno, sia per ripristinare servizi essenziali sia per prevenire nuovi problemi. Per questo ho chiesto alla Rap e all'Amap di attivarsi, benché non sia di loro competenza, per evitare che il percolato delle cinque vasche dismesse di Bellolampo possa tracimare con un gravissimo danno ambientale. Per questo ho chiesto ad Amap di assistere tutti i comuni, anche non soci, se avessero bisogno di supporto per il ripristino delle reti idriche. In momenti di emergenza come questo, non ci sono competenze e burocrazie che possano ostacolare l'azione solidale fra le istituzioni e fra i cittadini. Ovviamente ci auguriamo, anzi siamo certi, che analogo supporto e spirito di collaborazione verranno dai Governi nazionale e regionale con tutte le loro strutture, già arrivate e coinvolte nel fronteggiare la situazione".

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