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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Giovanni e una vita tra toga, famiglia e pallone: "Magistrato di spessore, uomo serio e preparato"

Il ricordo del 39enne Giovanni Romano, che ha perso la vita nell'incidente sulla Palermo-Catania. Il tribunale di Enna, dove lavorava da 4 anni, ha sospeso tutte le attività. La passione per il diritto, la scrittura e il calcio. Amici e colleghi sono sgomenti, da poco era diventato papà

Davanti agli aspiranti magistrati che incontrava non ha mai nascosto quella che riteneva la chiave del successo: avere passione per ciò che si vuole diventare, perché la passione può illuminare il cammino, faticosissimo, da intraprendere per raggiungere i propri obiettivi. E lui, raccontano colleghi e amici, ce l’aveva fatta, coltivando per 39 anni le sue più grandi passioni: la famiglia, il lavoro, la scrittura e il calcio. Dopo sacrifici e fatiche lui, il sostituto procuratore Giovanni Romano, c’era riuscito. Mentre stava raggiungendo Caltanissetta, per partecipare a un incontro con il vicepresidente del Csm, un camion ha travolto la sua Volkswagen Tiguan sulla Palermo-Catania e per lui non c’è stato nulla da fare. Da chiarire se, come sembrerebbe dalle prime indiscrezioni, l'airbag dell'auto non sarebbe entrato in funzione dopo il tamponamento da parte del mezzo pesante.

Incidente sulla Palermo-Catania, un morto

Il magistrato palermitano era in servizio alla Procura di Enna da più di quattro anni. Nel corso della sua breve carriera non aveva perso occasione per mostrare di che pasta fosse fatto, occupandosi di truffe, corruzione, appalti truccati e altro ancora. Dal giorno del suo insediamento a oggi era riuscito a farsi apprezzare per le doti che mostrava con discrezione in ogni suo gesto o parola. Un collega piange “la scomparsa di un brillante e apprezzato magistrato”. Un avvocato lo dipinge come un “magistrato di spessore, uomo serio e preparato, sempre aperto al dialogo”. “Un uomo dotato non solo del senso dello Stato e del diritto, ma anche di capacità umane straordinarie, come da tutti riconosciuto”, sottolineano altri.

Camion travolge auto: morto magistrato palermitano

Nel 2016 Giovanni Romano aveva anche partecipato a un progetto di editoria sperimentale di due case editrici siciliane, firmando uno dei dodici racconti della raccolta “L’animale umano”: “Partita finita”. “Si tratti di Elefanti o di Aquile, di Conigli o di Leoni, esiste una consuetudine - si legge nella presentazione della pubblicazione - che si ripete incessante stagione dopo stagione, alla quale abituarsi è impossibile. E’ come un rito, lungo binari dell'inesorabile, tutti sanno che arriverà, tutti sanno come andrà a finire, ma non si riesce ad arrestarlo, e quando si arriva al capolinea è ormai troppo tardi. La partita è finita”. Ma quella era la sua quarta “fatica” da scrittore, dopo una raccolta di poesie per la rivista “Spiritualità e letteratura”, il racconto “101” nell’antologia “Parole in corsa” e la poesia “Città” nella raccolta “All’alba di un nuovo giorno”.

"Dio mio", le immagini dal luogo della tragedia | VIDEO

Nonostante amasse il mondo delle due ruote, sognando una Triumph Boneville ma senza mai acquistarne una, in passato aveva dedicato parte del suo tempo libero al calcio, bazzicando tra prima e seconda categoria. Chi lo ricorda con i pantaloncini e i calzettoni tirati fino alle ginocchia, lo descriveva come un difensore roccioso, tatticamente preciso e con i piedi “educati”. Se non era in campo o in Procura, Giovanni Romano passava il suo tempo con la moglie, giudice della seconda sezione civile del tribunale di Palermo, e il frutto del loro amore. Da pochi mesi infatti avevano avuto un bambino.

Appreso l’accaduto uomini e donne delle istituzioni hanno voluto esprimere il proprio cordoglio per la prematura scomparsa del magistrato. A Enna il tribunale si è fermato, raccontano alcuni avvocati: "Tutto sospeso, udienze comprese". Su di lui l’Associazione nazionale magistrati ha diramato un comunicato: "Apprendiamo con sgomento la tragica notizia della scomparsa del giovane collega Giovanni Romano, che stamane ha perso la vita in un incidente stradale. Giovanni era un magistrato brillante e aveva una carica umana straordinaria, qualità riconosciute ed apprezzate da tutti". Anche l’incontro cui avrebbe dovuto partecipare Romano, al distretto giudiziario di Caltanissetta, è stato annullato. Era prevista la visita di Davide Ermini, vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura, che ha raggiunto Termini Imerese per un ultimo saluto al collega palermitano.

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