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Mafia, talpe alla Dda: assolto l’ex maresciallo Borzacchelli

La sentenza della corte d'Appello di Palermo “perchè il fatto non sussiste”. L’ex deputato regionale sarebbe stato una pedina della rete di “talpe” in Procura messa su dall’ex governatore Cuffaro

La prima sezione della corte d'Appello di Palermo ha assolto “perchè il fatto non sussiste” Antonio Borzacchelli, l'ex maresciallo ed ex deputato regionale, accusato di concussione. Borzacchelli sarebbe stato una pedina della rete di “talpe” in Procura messa su, secondo l'accusa, dall'ex presidente della Regione Salvatore Cuffaro e dal manager della sanità Michele Aiello.

La Corte di Cassazione a giugno del 2012 aveva annullato la condanna a otto anni di reclusione emessa nel luglio 2011 dai giudici d'appello di Palermo, disponendo un nuovo processo. Borzacchelli, assistito dall'avvocato Franco Inzerillo, rispondeva di concussione nei confronti di Michele Aiello, dal quale avrebbe ottenuto denaro e altri benefit in cambio delle informazioni sulle inchieste giudiziarie in corso e sulle attività investigative dei carabinieri. L'ex deputato regionale era stato condannato in primo grado a dieci anni di reclusione.

L'ex maresciallo era stato inoltre scagionato dalla imputazione di violazione del segreto istruttorio a favore dell'imprenditore con la formula "per non avere commesso il fatto". Mentre era stata dichiarata prescritta la presunta fuga di notizie fatta per favorire il capomafia di Brancaccio Giuseppe Guttadauro. Del suo coinvolgimento nell'inchiesta costata la condanna per favoreggiamento mafioso all'ex governatore siciliano Salvatore Cuffaro (che sta scontando 7 anni di reclusione) Borzacchelli era stato sospeso dal servizio.

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