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Giovedì, 25 Aprile 2024
Mafia Resuttana-San Lorenzo

Mafia, condannato in appello a 5 anni: sequestro da 500 mila euro per un imprenditore

La Direzione investigativa antimafia ha eseguito un provvedimento del tribunale, sezione misure di prevenzione, nei confronti di Girolamo Enea, 50 anni. Tra i beni ci sono auto, terreni e due imprese edili, una delle quali intestata al figlio

Avrebbe fatto parte di Cosa nostra gestendo i rapporti tra gli affiliati e un boss latitante e si sarebbe inoltre occupato della “cassa” della famiglia riscuotendo grosse somme di denaro. La Direzione investigativa antimafia ha eseguito un sequestro da 500 mila euro nei confronti del cinquantenne Girolamo Enea, condannato dalla Corte d'Appello a 5 anni per associazione mafiosa. Si tratta di un patrimonio composto da beni mobili e immobili, terreni edificabili, conti correnti, auto, il 95% di un’impresa nonché il capitale sociale e il compendio aziendale di un’altra società edile intestata al figlio.

Il provvedimento trae origine dalla proposta di applicazione di misura di prevenzione, a firma congiunta del procuratore della Repubblica di Palermo e del direttore della Direzione investigativa antimafia, sulla scorta di "complessi e puntuali accertamenti patrimoniali. Gli investigatori, operando una precisa ricostruzione contabile estesa al nucleo familiare del proposto, hanno delineato una rilevante sproporzione - si legge in una nota - tra le risorse reddituali lecite e il cospicuo patrimonio a lui riconducibile costituito da beni mobili, immobili e società frutto di attività illecite poste in essere nel corso degli anni".

Il tribunale di Palermo ha quindi formulato nei confronti delll’imprenditore Enea "un giudizio di pericolosità sociale  qualificata- si conclude nella nota - e ha disposto il sequestro del suo patrimonio".

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