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"Soldi e gioielli nascosti all'estero", sequestro di beni per le eredi di Brancato

Nel mirino il patrimonio della moglie e della figlia di Ezio Brancato, che hanno ereditato le ricchezze riconducibili al "gruppo Gas", controllato da Vito Ciancimino e Bernardo Provenzano

Il gip Nicola Aiello ha disposto il sequestro del patrimonio delle eredi di Ezio Brancato - la moglie Maria D'Anna e le figlie Monia e Antonella - che avrebbero attributo fittiziamente a Julio Casellas Quintas la somma di circa 1,8 milioni di euro più anelli, orecchini e bracciali per 90mila euro (preziosi trovati in una cassetta di sicurezza dell'istituto Credit di Andorra).

Secondo l'accusa, le donne - che hanno ereditato i beni di società facenti capo al "gruppo Gas", controllato da Vito Ciancimino e Bernardo Provenzano - avrebbero spostato grandi somme di denaro dopo i primi sequestri. In particolare, in un solo giorno (il 14 giugno del 2013), un mese dopo i sequestri disposti dalla misure di Prevenzione, D'Anna avrebbe trasferito a Quintas Casellas oltre un milione di euro. 

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