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Mafia Arenella-Vergine Maria

"Nessuna estorsione per i lavori all'Arenella", in appello assolto Stefano Fidanzati

La vicenda risale al 2008-2009 quando il titolare di una ditta di rimessaggio eseguì degli interventi nel porticciolo. Ribaltata la sentenza di primo grado. Assolto anche Epifanio Aiello

Nessuna estorsione. La corte d’appello, ribaltando la sentenza emessa in primo grado, ha assolto Stefano Fidanzati (fratello dello storico boss di Cosa nostra, Gaetano, ormai defunto ndr) ed Epifanio Aiello dall'accusa di estorsione ai danni dell'imprenditore Francesco Tramuto, titolare di una ditta di rimessaggio, che nel 2008 aveva avviato interventi di ristrutturazione nel porticciolo dell'Arenella.

In primo grado Fidanzati era stato condannato a un anno e quattro mesi di reclusione,  Aiello, a due anni. Secondo l'accusa Tramuto sarebbe stato costretto ad affidarsi per i lavori alle aziende indicate da Fidanzati e riconducibili ad Aiello. “Non avevo scelta - aveva denunciato Tramuto - Stefano Fidanzati veniva continuamente e sapevo che era il mafioso della zona, dovevo fare quello che diceva lui”.

Le accuse non hanno retto e la difesa ha dimostrato l'inattendibilità della "persona offesa". Gli imputati erano difesi dagli avvocati Salvatore Ruta e Raffaele Bonsignore.

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