Tribunali-Castellammare
Pizzo, droga e neomelodici: confermate 25 condanne contro il clan di Borgo Vecchio
Gli imputati erano coinvolti nei blitz "Resilienza" e "Resilienza 2" del 2020 e a 12 di loro la Corte d'Appello ha concesso dei piccoli sconti di pena. Diversi imprenditori avevano denunciato le richieste estorsive e si sono costituiti parte civile
lunedì, 26 febbraio
Tribunali-Castellammare
Mafia
E' morto Gaetano Riina, fratello del superboss Totò: aveva 90 anni
E' deceduto a Mazara del Vallo, città dove ha a lungo vissuto. Nel 2021 venne scarcerato e posto ai domiciliari per le sue precarie condizioni di salute
sabato, 24 febbraio
Mafia
Il processo al clan di Porta Nuova, Addiopizzo: "Per la prima volta gli operai parte civile contro gli estorsori"
Un esempio di solidarietà e compattezza tra il titolare di un cantiere e i suoi dipendenti che non ha precedenti. L'associazione: "Tanti pagano ancora nel settore dell'edilizia, è tempo che le organizzazioni di categoria e i sindacati si facciano sentire con i loro iscritti"
giovedì, 22 febbraio
Mafia
Mafia, droga e pizzo: condannati 24 tra boss e gregari del clan di Porta Nuova
Il processo in abbreviato è nato dall'operazione "Vento" dei carabinieri, scattata subito dopo l'omicidio di una figura di spicco della cosca, Giuseppe Incontrera. Il giudice ora ha inflitto 12 anni e 8 mesi a sua moglie e 18 anni e 4 mesi a suo figlio. Al capo Tommaso Lo Presti "il lungo" 20 anni. Ci sono anche 4 assolti
giovedì, 22 febbraio
Mafia
Il trasloco, la degenza in clinica e il telefonino: così i fratelli Luppino hanno protetto Messina Denaro
Dall'ordinanza che ha portato all'arresto dei figli dell'autista del boss emergono tanti particolari sul suo ricovero alla Maddalena per l'intervento del 4 maggio 2021. Dalla contabilità del mafioso vengono poi fuori i compensi ai "Mustang" come erano soprannominati i tre, tra cene, feste di compleanno e persino un omaggio floreale in occasione di un lutto
martedì, 13 febbraio
Mafia
Arrestati i figli dell'autista di Matteo Messina Denaro
In carcere i fratelli Antonino e Vincenzo Luppino: gli investigatori sono convinti che abbiano avuto un ruolo nel proteggere la latitanza del boss
martedì, 13 febbraio
Criminalità
La fine di Cosa nostra nelle parole di Messina Denaro: "Ma quali mafiosi, quelli che arrestate sono canaglie"
Nell'interrogatorio del 7 luglio il boss si diceva "schifato" di fronte ai personaggi che i pm accusano di 416 bis: "E' gente che neppure salutavo, il mio mondo è finito". E come emblema del basso livello raggiunto nell'organizzazione citava il boss della Kalsa, Luigi Abbate, alias "Gino u mitra". Si apre poi il mistero delle carte d'identità: "Ne avevo in quantità..."
sabato, 10 febbraio
Mafia
Depistaggio via D'Amelio, Genchi: "La Barbera voleva vestire il pupo, ha agito su ordine del Capo della polizia"
La deposizione dell'ex poliziotto al processo d'appello a 3 agenti accusati di aver istruito il falso pentito Vincenzo Scarantino. Parlando dell'ex capo della Mobile ha detto: "Con l'agenda rossa non c'entra nulla, era portatore di direttive precise e a Roma non volevano si andasse in direzioni diverse da Cosa nostra, troppo facile processare un morto"
sabato, 10 febbraio
Criminalità
Messina Denaro ai pm: "Le mie amicizie arrivano ovunque e sulle stragi vi siete accontentati di mezze verità"
Depositato nell'udienza preliminare a carico di Laura Bonafede, maestra e amante del boss, l'interrogatorio del 7 luglio. "Mi sembra riduttivo dire che Falcone sia stato ucciso per 12 ergastoli al Maxiprocesso...". Il capomafia inoltre si vantava di aver vissuto da uomo "libero" anche a Palermo, dove si sarebbe pure fatto alcuni tatuaggi e sarebbe stato in cura da un dentista
venerdì, 9 febbraio
Mafia
Mafia, confisca e sequestro di beni a due esponenti dei clan palermitani
I provvedimenti della sezione Misure di prevenzione del tribunale di Palermo sono stati disposti nei confronti di Vincenzo Adelfio e Vincenzo Toscano
venerdì, 9 febbraio
Mafia
Droga nelle mutandine della moglie e nell’armadio del genero, doppio arresto in casa del boss palermitano
Salvatore Fontana, latitante fino a novembre scorso e poi ritrovato in Spagna dove viveva con false generalità, adesso è recluso nel carcere di Viterbo. La moglie era andato a trovarlo. Prima di entrare le guardie l'hanno perquisita e hanno trovato tra le sue parti intime un ovulo contenente 10 grammi di cocaina. Poi i controlli nell'abitazione
venerdì, 9 febbraio
Brancaccio
"Hanno pagato il pizzo e hanno protetto i loro estorsori": 31 tra commercianti e imprenditori a giudizio
Ecco i nomi degli imputati per favoreggiamento che avrebbero negato le richieste estorsive avanzate dagli emissari del clan di Brancaccio. Secondo la Procura, anche davanti all'evidenza delle intercettazioni, avrebbero smentito i fatti dopo due blitz che avevano coinvolto boss e gregari del mandamento
lunedì, 5 febbraio
Brancaccio
Mafia
"Ha accompagnato 50 volte in clinica Messina Denaro": chiesti 14 anni per l'autista del boss
La requisitoria della Procura per Giovanni Luppino, che fu arrestato assieme al superlatitante il 16 gennaio dell'anno scorso. Raccontò che avrebbe aiutato quello che conosceva come Francesco Salsi per motivi "umanitari". E' accusato di associazione mafiosa perché avrebbe anche chiesto il pizzo per conto di Cosa nostra
venerdì, 2 febbraio
Arenella-Vergine Maria
Mafia all'Arenella, condannati il boss Gaetano Scotto e il fratello della vedova dell'agente Schifani
Il processo nasce dall'inchiesta "White Shark" del 2020, in cui era emerso che il mafioso appena tornato libero avrebbe ripreso il controllo del clan e percepito pure il reddito di cittadinanza. Per lui si sarebbe fermata anche la processione per il patrono della borgata. Inflitti 20 anni, 12 al fratello Francesco Paolo e all'altro imputato, Giuseppe Costa
giovedì, 1 febbraio
Arenella-Vergine Maria
Mafia
Il clan di Carini tra pizzo, summit riservati a Sferracavallo e baci al boss Calogero Lo Piccolo
Dalle intercettazioni dell'inchiesta dei carabinieri che ha portato a 5 arresti emergono le relazioni di Salvatore Vallelunga con personaggi di spicco del clan di San Lorenzo-Tommaso Natale. Per non dare nell'occhio in vista di un incontro con Nunzio Serio si sarebbe pensato di usare lo studio di un avvocato: "Non c'è una scusa migliore..."
mercoledì, 31 gennaio
I retroscena dell'inchiesta
L'acqua per 115 famiglie e gli interessi sul cantiere Rimed: le due facce della cosca di Carini
Dall'ordinanza che ha portato a 5 arresti emerge che il clan guidato da John Pipitone, figlio del capomafia Giovan Battista, avrebbe ottenuto il consenso dei cittadini garantendo abusivamente la fornitura idrica, ma anche le presunte infiltrazioni nella realizzazione del Centro di biotecnologie: "Ho noleggiato l'escavatore a quella impresa..."
martedì, 30 gennaio
Il blitz
La mafia dell'acqua, 5 arresti a Carini: "I boss gestivano anche una condotta idrica"
Operazione dei carabinieri, 4 persone sono finite in carcere e una ai domiciliari. Sono accusate a vario titolo di associazione a delinquere, estorsioni aggravate dal metodo mafioso e reati in materia di armi. Una grossa fetta della popolazione pagava Cosa nostra per avere l'acqua
martedì, 30 gennaio
Mafia
VIDEO | Cene, donne, spiagge e il tatuatore in centro: la vita palermitana di Messina Denaro, così sfidava lo Stato
"Ho chiesto un dentista bravo a Palermo, me l'hanno indicato e ci sono andato". La latitanza del boss non è esattamente stata trascorsa tutta in un bunker. Era l'uomo più ricercato in Italia, accusato di essere uno stragista, ma si muoveva senza paura. E lo ha fatto per molti anni: il servizio di TgCom24
lunedì, 29 gennaio
Mafia
Nessuno spiraglio per il cognato di Messina Denaro: ha scontato la pena ma resterà al 41 bis fino al 2025
La Cassazione ha rigettato l'istanza di Filippo Guttadauro, il "dottore" originario di Bagheria che ha sposato una delle sorelle del boss, Rosalia. E' "internato" nella casa di lavoro che si trova nel carcere di massina sicurezza di Tolmezzo anche se da 8 anni ha espiato la sua condanna: "E' pericoloso, può riprendere i contatti con Cosa nostra"
domenica, 28 gennaio
Memoria
Il piombo di Cosa nostra per zittire un giornalista libero e scomodo: 45 anni fa l'omicidio di Mario Francese
Il cronista giudiziario del Giornale di Sicilia fu eliminato mentre stava tornando a casa, in viale Campania, la sera del 26 gennaio del 1979. A sparare fu Leoluca Bagarella che mise così a segno il primo colpo dell'attacco frontale allo Stato da parte dei boss, in cui poi persero la vita magistrati, politici e appartenenti alle forze dell'ordine
venerdì, 26 gennaio