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La mafia lo uccise 32 anni fa: Palermo ricorda Paolo Giaccone

L'omicidio fu ordinato perché il medico si rifiutò di falsificare una perizia. La cerimonia di commemorazione si è tenuta al Policlinico Universitario, davanti al cippo eretto in suo onore. Presente l'assessore Giovanna Marano

Si è svolta questa mattina la commemorazione di Paolo Giaccone, ucciso 32 anni fa dalla mafia per essersi rifiutato di falsificare una perizia. La cerimonia si è tenuta all’Istituto di Medicina legale dell’Università, al Policlinico Universitario, davanti al cippo eretto in suo onore. Per il Comune era presente l’assessore alle Attività produttive Giovanna Marano.

“Alla commemorazione di Paolo Giaccone, oggi, - ha dichiarato Giovanna Marano - l’amministrazione comunale ha inteso onorare la memoria di un uomo, di un professionista, di un medico che ha perseguito fino in fondo, con rigore e trasparenza, i suoi compiti professionali, senza mai arretrare davanti alla minaccia mafiosa. In questo senso - ha concluso l’assessore - Paolo Giaccone ha rappresentato quella parte della città che, nei lunghi anni di guerra di mafia, non ha chinato il capo”.

“Il professor Giaccone – ha detto il sindaco Leoluca Orlando – è stato un esempio di tensione etica e rigorosa professionalità, punto di riferimento della migliore società civile e professionale italiana. La sua esperienza a Palermo, come quella dell’avvocato Ambrosoli a Milano - ha concluso il sindaco - è propria di quello che può definirsi un eroe borghese”.

Alla cerimonia di questa mattina erano presenti, tra gli altri, anche i familiari della vittima e le più alte cariche militari e istituzionali.
 

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