rotate-mobile
Sabato, 20 Aprile 2024
Mafia

Trentasette anni fa l'omicidio di Beppe Montana, il commissario che catturò i boss latitanti di Cosa nostra

L'anniversario dell'eccidio che avvenne a Porticello, mentre il poliziotto era assieme alla fidanzata. Il ricordo del sindaco: "Il suo coraggio e la sua passione siano d'esempio"

Gli mancava un giorno per andare in ferie e stava trascorrendo il 28 luglio del 1985 con la fidanzata a Porticello, quando fu eliminato da un commando mafioso. Oggi ricorre il trentasettesimo anniversario dell'omicidio del commissario Beppe Montana, capo della "Catturandi" che, proprio in questa veste, diede duri colpi a Cosa nostra, per esempio bloccando il boss della Kalsa, re del contrabbando di sigarette, Tommaso Spadaro.

Un sacrificio che viene ricordato oggi anche dal sindaco Roberto Lagalla: "Grande tenacia, determinazione e coraggio si legano al ricordo del commissario Beppe Montana, investigatore impegnato nella lotta alla mafia e nell'individuazione di pericolosi criminali che hanno fatto parte di Cosa nostra. Mi auguro che la passione per il suo lavoro e lo spiccato senso dello Stato, che hanno contraddistinto il suo operato, possano continuare a essere d'esempio".

Il 26 settembre del 1986 a Montana è stata conferita la Medaglia d'oro al merito civile perché: "Sprezzante dei pericoli cui si esponeva nell'operare contro la feroce organizzazione mafiosa, svolgeva in prima persona e con spirito d'iniziativa non comune, un intenso e complesso lavoro investigativo che portava all'identificazione e all'arresto di numerosi fuorilegge. Sorpreso in un agguato, veniva mortalmente colpito da due assassini, decedendo all'istante. Testimonianza di attaccamento al dovere spinto fino all'estremo sacrificio della vita".
.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Trentasette anni fa l'omicidio di Beppe Montana, il commissario che catturò i boss latitanti di Cosa nostra

PalermoToday è in caricamento