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Giovedì, 18 Aprile 2024
Mafia Corleone

Maria Concetta Riina parla: "Con papà giravamo l'Italia, nessuno ci fermava"

La figlia di Totò u curtu racconta gli anni della latitanza, il giorno dell'arresto e la strage di Capaci davanti alle telecamere de Le Iene: "Non era il mostro che vedete voi, è stato un buon padre"

A meno di un mese di distanza dalla morte di Totò Riina, la figlia Maria Concetta ha deciso di parlare con i giornalisti. Ha scelto la iena Giulio Golia per raccontare la latitanza del Capo dei capi: "Noi eravamo con mio padre, stavamo insieme. In giro per l'Italia sempre, di continuo, non ci fermavamo mai. Non andavamo a scuola, era mia madre a farci da insegnante, perché giravamo sempre. Ma nonostante tutto facevamo una vita normale, andavamo a fare la spesa".

L'intervista integrale a Le Iene | VIDEO

Nell'intervista che andrà in onda questa sera su Italia 1, la figlia del boss non prende mai le distanze dal padre: "Ai miei occhi era un'altra persona, non era il mostro che vedete voi. È stato un buon padre. E penso che in certe cose non c'entra". "Quindi - gli domanda Golia - secondo lei era uno stinco di santo?". "Non lo so, se non era uno stinco di santo - risponde Maria Concetta -  sarà all'Inferno, se lo era starà in Paradiso". 

Quello di cui la figlia di "Zu Totò" sembra essere certa è che il padre "ha fatto comodo a tante persone perchè si è accollato tante cose che altrimenti avrebbero dovuto accollarsi altri. Era un parafulmine". 

Maria Concetta parla anche del giorno dell'arresto: "Noi non c'eravamo. L'abbiamo visto in tv. Abbiamo raccolto le nostre cose, chiamato un taxi e siamo andati a Corleone". Sempre attraverso la tv avrebbe appreso della strage di Capaci: "Eravamo tutti sul divano. Mio padre era normale, non era né preoccupato né felice, e non è vero, come hanno detto, che ha brindato con lo champagne".
 

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