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"Rischio d'infiltrazioni mafiose": le mani delle cosche palermitane in Veneto

Il prefetto di Verona ha emesso due interdittive antimafia nei confronti di due aziende che sarebbero riconducibili alla famiglia Diesi, di origini palermitane e da oltre un decennio residenti in Veneto

Rischio di infiltrazioni mafiose: per questo il prefetto di Verona ha emesso due interdittive antimafia nei confronti di due aziende con sede a Castagnaro, ma con attività anche nella zona del Polesine. Si tratta di Sg Petroli, attiva nella gestione delle pompe di benzina, e Veneta Autotrasporti srl: entrambe sarebbero riconducibili alla famiglia Diesi, di origini palermitane (di Roccamena per la precisione) anche se da oltre un decennio è residente in Veneto.

Due analoghi provvedimenti, di recente, avevano colpito altre due aziende venete ritenute riconducibili ai Diesi: la Co.Ge.T, nata a Canda nel 2007, poi trasmigrata a Legnago (Verona) e poi cancellata nel 2016, e la Tre Emme Costruzioni Generali srl di Badia Polesine.
Infiltrazioni mafiose: due nuove interdittive del Prefetto di Verona, il totale sale a 15

La famiglia Diesi è da sempre attiva in vari campi imprenditoriali (con particolare riferimento a quelli dell’edilizia e del movimento terra). A seguito di complesse vicende legate al coinvolgimento in procedimenti penali inerenti, fra l’altro, il reato di associazione di tipo mafioso, si era trasferita a metà anni 2000 in Veneto, rinnovando e moltiplicando la propria storica attività imprenditoriale, anche tramite i vari parenti.

Sono stati acclarati i contatti dei fratelli della famiglia Diesi, in ambito professionale, con nuovi pregiudicati, anche per associazione di tipo mafioso e  connessioni, seppur indirette, dei palermitani con un uomo pregiudicato per associazione di tipo mafioso (G. L. R. le iniziali), le cui imprese (intestate al nipote prestanome) sono state recentemente destinatarie di informazioni interdittive della Prefettura di Verona e di Padova. Questi ed altri indici di rischio di infiltrazione sono stati considerati anche nei confronti di due società veronesi, poiché, sebbene intestate a due prestanome, sono tuttavia risultate sotto la piena influenza della famiglia Diesi.

Per quanto riguarda una delle due aziende di Castagnaro - comune alle porte di Verona - colpite dalle nuove interdittive antimafia del Prefetto, quella di autotrasporti è risultata avere la sede legale attuale, nonché quella originaria, che coincideva con siti precedentemente utilizzati da altre imprese della famiglia Diesi. Fra i dipendenti della società sono inoltre risultati presenti anche due componenti della stessa famiglia. Per quel che concerne invece l'altra ditta di Castagnaro che gestiva invece tre distributori di carburante, è risultata essere direttamente intestata alla moglie di uno dei fratelli Diesi, da sempre coinvolta nelle attività imprenditoriali della famiglia. 

Inquadrata la posizione dei fratelli Diesi, gli approfondimenti istruttori, svolti dalla Prefettura di Verona in stretta collaborazione con numerosi uffici di polizia anche di altre province e regioni, hanno permesso di accertarne la loro costante e predominante influenza sulle imprese, in considerazione di molteplici indici. Da qui è emerso "il concreto ed attuale rischio di infiltrazione mafiosa", che si è tradotto in due appositi provvedimenti di informazione antimafia interdittiva.

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